Algoritmo Google: cos’è, come funziona, storia e aggiornamenti

Algoritmo Google

L’algoritmo di Google è un sistema complesso utilizzato per recuperare i dati dall’indice del motore di ricerca e fornire istantaneamente i migliori risultati possibili alle ricerche degli utenti.

Google è il primo motore di ricerca al mondo proprio grazie alla sua capacità di fornire contenuti rispondenti alle ricerche delle persone.

Questa qualità non è data dal caso, ma dal ricorso a sofisticati algoritmi nella valutazione dei siti web.

Indice dei contenuti:


Algoritmo di Google: che cos’è?

Chi digita una ricerca su Google si aspetta di trovare delle risposte realmente utili per le proprie esigenze.

Google si serve di avanzati algoritmi per fornire risposte quanto più possibile pertinenti alle esigenze degli utenti.

Gli algoritmi sono delle formule matematiche segrete molto complesse che valutano la rispondenza di un contenuto web a una serie di criteri, stabiliti per stimarne la qualità.

Tali criteri possono variare in tipologia e in numero come conseguenza di apposite modifiche eseguite da Google, oppure come effetto dell’auto apprendimento (machine learning) applicato dall’intelligenza artificiale alla loro base.

L’algoritmo di Google si basa su un numero molto elevato di fattori dei quali nessuno conosce il numero esatto.

Popolarmente si parla di 200 fattori di ranking, ma data la continua evoluzione di tali sistemi è plausibile che si tratti migliaia, forse di una decina di migliaia di elementi.

Gli algoritmi hanno lo scopo di migliorare la capacità del motore di ricerca di fornire risposte pertinenti alle ricerche delle persone.

A questo scopo vengono introdotti periodicamente nuovi criteri di valutazione delle caratteristiche dei siti, oppure vengono modificati quelli preesistenti per migliorare la qualità delle SERP.

Chi è l’inventore dell’Algoritmo di Google?

Larry Page, uno dei due fondatori di Google, ha inventato l’indicatore che conosciamo come PageRank su cui si basa l’algoritmo originario.

Anche se oggi l’algoritmo di Google è diventato estremamente sofisticato e verte su molti altri fattori, la sua anima è costituita ancora oggi dal PageRank.

Di che cosa si tratta? Il PageRank è un algoritmo che assegna un valore a una pagina web sulla base dei contenuti online che si collegano a essa.

Alla base del PageRank vi è il modello matematico Hyper Search inventato nel 1997 dal professor Massimo Marchiori.

Come funziona l’algoritmo di Google

Il motore di ricerca di Google crea le pagine dei risultati di ricerca attraverso tre processi: scansione, indicizzazione e posizionamento.

Googlebot scansiona il web alla ricerca di nuovi contenuti da includere nel proprio indice, a meno che non vi siano problemi tecnici oppure specifiche indicazioni che lo impediscano (ad esempio direttive noindex o istruzioni del robots.txt).

I suoi algoritmi operano poi delle valutazioni orientate a definire l’ordine con cui i risultati devono essere restituiti alle ricerche delle persone (praticamente il posizionamento su Google).

Conoscere il processo di ricerca di Google ti permette di comprendere meglio come ottimizzare il tuo sito e aumentare le probabilità di essere trovato su Google durante le ricerche da parte delle persone interessate a ciò che tratti.

Per tale ragione le aziende che produco business tramite i propri siti, investono in consulenza SEO al fine di essere sempre al passo con le linee guida di Google e intercettare sempre più potenziali clienti.

Modifiche all’algoritmo di Google

Come puoi notare, spesso i risultati di identiche ricerche cambiano nel corso del tempo.

Questo avviene perché ogni anno vengono rilasciate centinaia di modifiche agli algoritmi di Google (anche se solo alcune di esse hanno un impatto considerevole e giungono all’attenzione del pubblico).

Inoltre l’algoritmo di Google migliora continuamente attraverso la tecnologia di autoapprendimento (machine learning).

L’intelligenza artificiale è infatti in grado di imparare da sola migliorando con il tempo la propria capacità di analizzare i siti web rispetto a un determinato range di criteri.

Per questo motivo nel corso degli anni la qualità dei risultati di ricerca di Google si è elevata enormemente.

Come puoi ricordare, solo pochi anni or sono si posizionavano pagine web piene di keywords inserite al solo scopo di raggirare gli algoritmi (keyword stuffing), creando dei pastoni di parole illeggibili.

Oggi, in genere, questo non avviene più, perché alle keyword si sono affiancati altri fattori come i backlink, la velocità di caricamento, le performance da mobile, l’autorità di dominio ecc. che vengono valutati da Google per restituire dei risultati validi sotto ogni punto di vista.

Storia degli algoritmi di Google

Gli aggiornamenti degli algoritmi non sono avvenuti in maniera automatica, bensì dietro appositi sforzi da parte del team di sviluppatori di Google.

Molti di questi cambiamenti impattano minimamente sulla generazione dei risultati, mentre pochi altri possono incidere in modo significativo e in questi casi si parla di “penalizzazioni di Google“.

Segue l’elenco dei principali aggiornamenti dell’algoritmo di Google che hanno influito sulla SEO:

  1. Panda
  2. Top Heavy
  3. Penguin
  4. Pirate
  5. EMD
  6. Payday Loan
  7. Hummingbird
  8. Pigeon
  9. Mobile Friendly
  10. RankBrain
  11. Fred
  12. Medic Update
  13. Bert

Panda (2011)

L’algoritmo Google Panda ha avuto il fine di rimuovere dalle SERP i contenuti di scarsa qualità e ingannevoli creati al solo scopo di guadagnare mediante annunci pubblicitari.

Questo aggiornamento dell’algoritmo assegna un cosiddetto “punteggio di qualità” alle pagine web che viene utilizzato come fattore di posizionamento.

Dal Gennaio 2016, Panda è parte dell’algoritmo di ricerca principale di Google e da quel momento gli aggiornamenti sono diventate più frequenti, così come le conseguenti penalizzazioni avvengono più velocemente.

Per maggiori informazioni, puoi approfondire con l’articolo dedicato: Google Panda Update: Cos’è e come gestire l’Algoritmo per la SEO.

Top Heavy (2012)

Top Heavy è un aggiornamento legato al layout delle pagine web.

Colpisce quei siti che, per mettere in evidenza gli annunci pubblicitari, presentano poco contenuto visibile Above the fold (praticamente per vedere il contenuto principale l’utente ha bisogno di scrollare verso il basso).

Penguin (2012)

Penguin è stato introdotto per colpire quei siti che ricorrono a strategie di link building in maniera forzata e non collegate ai contenuti.

L’obiettivo di Penguin è penalizzare i siti i cui backlink sembrano innaturali.

Questo aggiornamento ha posto fine alle strategie di link building low cost, come l’acquisto di link da PBN (private blog network) di scarsa qualità e altre tecniche SEO black hat.

Pirate (2012)

Pirate punta a non far uscire nelle SERP i siti che hanno ricevuto molte segnalazioni per violazione di copyright.

EMD (2012)

EMD ha la funzione di impedire il posizionamento di siti di scarso valore, posizionati solo per merito delle parole chiave contenute nel nome di dominio.

Payday Loan (2013)

Payday Loan consiste in modifiche all’algoritmo di Google volte ad aumentare la fornitura di contenuti di qualità in quei mercati caratterizzati da un alto grado di spam.

Hummingbird (2013)

Hummingbird potenzia il funzionamento semantico del motore di ricerca, in quanto ha lo scopo di comprendere meglio le ricerche delle persone, soprattutto relativamente alle ricerche di coda lunga.

Sebbene le keywords continuino ad essere importanti, l’algoritmo  Hummingbird consente a una pagina di posizionarsi anche per parole chiave che non contiene al suo interno.

Ciò si ottiene con l’aiuto dell’elaborazione del linguaggio naturale (NLP) che si basa sull’analisi semantica latente, termini correlati e sinonimi ricorrenti.

Pigeon (2014)

Pigeon è uno dei più grandi cambiamenti mai apportati all’algoritmo di ricerca locale.

Ha cambiato il modo in cui le attività commerciali locali si posizionavano nella ricerca organica e ha aumentato la quantità di risultati locali nelle SERP (ad esempio delle directory locali).

Mobile Friendly (2015)

Mobile Friendly, detto anche Mobilegeddon, ha spostato l’attenzione dalle versioni desktop alle versioni mobile dei sito web.

E’ stato introdotto per applicare la navigabilità da mobile come fattore di posizionamento (in modo particolare  la velocità di caricamento delle pagine da mobile e la loro usabilità).

Questo aggiornamento algoritmico ha impattato sui siti senza una versione mobile ottimizzata e dalla scarsa usabilità.

RankBrain (2015)

RankBrain è una tecnologia di machine learning applicata per interpretare le query di ricerca, che fa parte dell’algoritmo Hummingbird di Google.

Punta a fare emergere i contenuti che non hanno al loro interno le chiavi di ricerca, ma comunque pertinenti all’intento di ricerca dell’utente (in modo che si posizionino siti validi anche se non ottimizzati per quelle keyword).

Sebbene non conosciamo la formula esatta alla base di questo importante aggiornamento, è opinione comune che RankBrain sia responsabile della personalizzazione dei risultati di ricerca di Google.

Infine, Google ha dichiarato che RankBrain il terzo fattore di posizionamento più importante.

Fred (2017)

Fred è un algoritmo non molto spiegato che realisticamente colpisce i siti estremamente mirati alla monetizzazione a discapito della qualità dei contenuti.

Medic Update (2018)

Medic Update ha interessato molti siti legati al settore del benessere e della salute (anche se stando a Google non è nato appositamente per colpirli).

Probabilmente ha posto l’accento sui fattori di autorevolezza EAT (competenza, autorità, fiducia) legati ai siti e ai loro brand.

Bert (2019)

Bert (Bidirectional Encoder Representations from Transformers) è il nuovo algoritmo di Google che si basa sull’impiego di modelli neurali allo scopo di comprendere meglio le query di ricerca, interpretare il testo, identificare entità e le relazioni tra entità.

Abbiamo visto gli aggiornamenti Panda, Hummingbird e RankBrain allontanarsi dal concetto di keyword.

L’aggiornamento BERT è il culmine di questo sforzo: consente a Google di comprendere molte più sfumature sia nelle query che nei contenuti di un sito web.

Considerazioni sugli algoritmi di Google

Conoscere l’algoritmo di Google e i suoi cambiamenti (soprattutto il momento in cui vengono realizzati) può essere di grande aiuto nel successo della campagna SEO del tuo sito.

Gli algoritmi di Google si aggiornano costantemente e per tale motivo è sempre necessario il supporto di un consulente SEO esperto in grado di rendere il tuo sito ottimale rispetto a tali meccanismi.

Se il tuo sito supporta il tuo business, non attendere di perdere traffico e volume d’affari, ma richiedi subito i servizi SEO professionali e fatti supportare nell’ottimizzazione del tuo sito.

Se, invece, hai domande sull’algoritmo di Google non esitare ad utilizzare i commenti.

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Valentino Mea

  • Esperto di Search Marketing dal 2009 con migliaia di progetti SEO e Google Ads dimostrabili gestiti.
  • Supporta Aziende nazionali e internazionali nello sviluppare business sostenibili e redditizi, tramite il Marketing sui Motori di Ricerca.
  • Ad oggi ha formato 932 consulenti SEO e Google Ads, autonomi e dipendenti.
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  • Fondatore della SEO Membership® l’unica community privata dove si incontrano ogni settimana imprenditori, colleghi e aspiranti per discutere di SEO e business online.
  • Dal Novembre 2013 condivide tutorial pratici e la sua esperienza nel settore su questo blog.

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