Keyword Density, Frequency, Prominence e Proximity: Guida Completa

Keyword Density

La Keyword Density è uno dei concetti più antichi e discussi della SEO, tra realtà e fantascienza. Realtà perché effettivamente molti anni fa ripetere la parola chiave diverse volte significava spesso posizionarsi in prima pagina. Fantascienza perché ancora oggi ci sono soggetti che si impegnano a calcolarla e dare i numeri, nel senso di ipotetici valori ideali di densità.

I concetti di density, proximity e prominence sono basilari per capire a fondo come ottimizzare le pagine di un sito in relazione alle parole chiave selezionate come obiettivo del nostro posizionamento su Google.

Sebbene non tutti gli esperti SEO siano concordi nell’attribuire a queste metriche on-site la stessa importanza nella scala dei fattori che determinano il “successo” di una pagina sui motori di ricerca, è bene conoscerle e cercare di applicarle nella maniera più utile possibile durante il lavoro di ottimizzazione SEO.

In questa guida completa approfondiremo i concetti di:


Keyword Density

La Keyword Density (densità della parola chiave) è la concentrazione percentuale della parola chiave all’interno di una determinata pagina web.

Il calcolo percentuale della densità di una keyword si basa sul numero di parole complessivo del testo: significa che se si determina una keyword con densità del 1% su un testo di 1000 parole, questa dovrà necessariamente ricorrere 10 volte all’interno del testo.

Allo stesso modo, se il numero di parole complessive dovesse aumentare o diminuire, aumenterà o diminuirà proporzionalmente anche il numero necessario di occorrenze di ogni keyword per mantenere la stessa densità.

Problematiche relative ad una Densità Alta

Se da un lato un’alta densità può aiutare i motori di ricerca a capire qual è l’argomento trattato nella pagina, dall’altro un valore troppo elevato potrebbe essere interpretato come un utilizzo di parole chiave in eccesso e far identificare la nostra pagina come spam.

Quindi la densità delle parole chiave può diventare controproducente se utilizzata in maniera approssimativa: condensare troppe parole chiave in una frase, la svuota di contenuti e rende evidente il solo scopo promozionale.

Esempio pratico di Keyword Density

Promuovere un prodotto o un servizio attraverso pagine prive di un supporto testuale informativo adeguato, spesso sortisce un effetto boomerang e potrebbe spingere gli utenti ad abbandonare il nostro sito dopo pochi secondi di navigazione, a vantaggio di siti considerati più completi.

Al contrario, trattare con completezza gli argomenti significa sia considerare l’importanza del posizionamento attraverso le keyword, ma anche puntare sulla scrittura creativa, evitando così strategie promozionali sterili e fini a sé stesse.

Visto l’effetto controproducente che potrebbe verificarsi in caso di valori troppo elevati di keyword density, trovare il giusto equilibrio è fondamentale.

Potrebbe quindi essere utile capire quale sia un valore ottimale da raggiungere.

Come calcolare la Keyword Density

La keyword density di una determinata parola chiave può essere calcolata basandosi sulla “frequenza” della keyword, ovvero il numero di volte che compare nella pagina. Più precisamente:

Keyword Density = (numero di parole che compongono la keyphrase * frequenza della keyword) / numero totale di parole della pagina

E’ inoltre possibile calcolare la keyword density attraverso questo semplice tool online: https://toolset.mrw.it/seo/keyword-density-checker.html

In realtà vi sono diversi tool che attraverso varie formule, principalmente basate sul modello matematico di analisi semantica di Gerard Salton, provano a mettere in correlazione la densità di una parola chiave su un contenuto con la sua rilevanza nel contesto di quella pagina.

L’obiettivo di questi tool è calcolare automaticamente l’importanza e classificare vari documenti rispetto a diverse parole.

Sembrerebbe proprio il lavoro di Google, ma i risultati effettivi non si avvicinano neanche lontanamente.

Esiste una densità della parola chiave ottimale

Identificare in modo assoluto il valore ottimale per la keyword density naturalmente non è possibile, ma in realtà è anche poco utile.

Si trovano diversi articoli online dove si cerca di definire il valore ideale, basandosi magari sull’esperienza, dove c’è chi dice 3%, chi 6% e chi 10%.

Naturalmente sono tutte percentuali a caso e che non hanno alcun senso logico né tantomeno scientifico.

I motori di ricerca non utilizzano il valore di keyword density per stabilire il posizionamento delle pagine rispetto a determinate query di ricerca, in quanto è un concetto troppo semplicistico.

Gli algoritmi dei motori di ricerca si basano su “Information Retrieval” e funzioni complesse come la “Okapi BM25” per stabilire la rilevanza di un determinato pagina web rispetto ad una determinata query di ricerca.

Sarebbe dunque ingenuo pensare che un semplice valore ideale di keyword density possa incidere significativamente sulla rilevanza di un contenuto.

La regola fondamentale è quella di scrivere contenuti che siano piacevoli e scorrevoli da leggere, evitando dunque di ripetere troppe volte la frase per cui si sta ottimizzando la pagina.


Keyword Frequency

Con Keyword Frequency si intende il numero di occorrenze di una data parola all’interno di una pagina web.

La differenza tra il concetto di density e frequency è che questo valore assoluto indica quante volte compare una keyword indipendentemente dal numero di parole che compongono il testo.

La teoria è che più volte una parola chiave viene visualizzata all’interno di una pagina, maggiore è la pertinenza che un motore di ricerca attribuisce alla pagina per una ricerca con tali parole chiave.

Attraverso questo concetto si dovrebbe rispondere alla domanda da un milione di dollari: “Quante volte bisogna ripetere nel contenuto della pagina la parola chiave che vogliamo posizionare?”

Anche in questo caso valgono le stesse considerazioni fatte precedentemente, poiché anche la frequenza della parola chiave non viene utilizzata da Google per stabilire il posizionamento.

Resta però vero che ripetere più volte la parola chiave su cui puntiamo può aiutare la comprensione del topic della pagina, così come bisogna essere cauti per non cadere nel Keyword Stuffing.

Nota bene: la frequenza non deve penalizzare la scorrevolezza del testo, il quale deve essere anche piacevole oltre che informativo.


Keyword Prominence

Dei concetti che stiamo affrontando in questo articolo, la Keyword Prominence rappresenta forse il più importante in ottica di ottimizzazione ideale per i motori di ricerca.

Da sempre i motori di ricerca danno più importanza a ciò che viene percepito prima dall’utente e quindi lavorare sulla prominenza delle parole chiave è fondamentale.

Con Keyword Prominence si intende la posizione della parola chiave rispetto all’inizio di una determinata “porzione di pagina” presa in considerazione.

Con il termine “porzione di pagina” si indica una qualunque zona della pagina contenente del testo.

Parliamo quindi di paragrafi ma anche ad esempio di voci di menu, dell’attributo alt per i tag immagine e anche dell’URL della pagina stessa.

In sostanza di tratta di strutturare la pagina in modo da “evidenziare” le parole chiave, sia per gli utenti che per i motori di ricerca.

Seppure qualsiasi zona che contiene del testo diventa un candidato per lavorare sulla Keyword Prominence, possiamo riassumere le zone più importanti di una pagina in:

Maggiore è la vicinanza di una parola chiave all’inizio di queste zone, maggiore sarà la sua visibilità per gli utenti e, di conseguenza, maggiore sarà la sua prominenza e considerazione da parte dei motori di ricerca.

Esempio pratico di Keyword Prominence

Ad esempio nel seguente tag title:

<title>Competenza: un fattore fondamentale per la SEO</title>

Possiamo dire che il termine “competenza” gode di un’ottima Keyword Prominence in quanto è la prima parola che compare nel tag.

Discorso analogo va fatto chiaramente per le altre zone della pagina precedentemente menzionate.


Keyword Proximity

Con Keyword Proximity si intende la vicinanza di più parole chiave tra loro. Questo valore è collegato alle possibili query di ricerca che un utente potrebbe effettuare.

Si basa sul concetto per cui una pagina in cui le parole che compongono la “frase chiave” sono vicine, ha più probabilità di ottenere un buon posizionamento rispetto ad un’altra in cui le parole sono più lontane fra di loro.

Effettuando una ricerca su Google e inserendo più di un termine, notiamo che i primi risultati mostrati saranno quelli in cui vi è una maggiore keyword proximity ovvero quelli in cui le parole cercate saranno più vicine tra loro.

Esempio Keyword Proximity

Man mano che si scende nella pagina dei risultati, verranno mostrati i risultati in cui le parole inserite sono più distanti tra loro, fino ad arrivare a risultati in cui compaiono solo alcune delle parole inserite.

Balza dunque subito all’occhio come la keyword proximity assume una certa importanza per il posizionamento sui motori di ricerca.

Se le parole usate nella query di ricerca di un utente compaiono sempre lontane tra loro nel contenuto della nostra pagina, allora la prossimità non assumerà un grande valore per i termini di questa query.

Esempio pratico di Keyword Proximity

Ad esempio se la query utilizzata è “Servizi SEO” una frase del tipo “SEO: scopri i migliori servizi di ottimizzazione per il tuo sito” avrà una keyword proximity molto bassa rispetto a “Servizi SEO: scopri i migliori servizi di ottimizzazione”.

Dunque una volta identificate le query che portano più accessi al nostro sito (tramite strumenti come Google Search Console) è sicuramente buona norma ottimizzare i testi per ottenere una migliore keyword proximity su tali query.

Nota bene: in seguito al rilascio di Rank Brain, il concetto di prossimità ha perso molta importanza dal punto di vista SEO.


Conclusioni

La Keyword Density non è un fattore di ranking: la parola chiave naturalmente deve essere presente, ricorrere in maniera naturale per un opportuno numero di volte, ma la densità non è importante (fonte Matt Cutts).

Quindi ha poco senso intestardirsi sul valore di keyword density ottimale in quanto ciò non significa praticamente nulla. Stesso discorso vale per la Keyword Frequency, concetto altrettanto obsoleto.

Anche il fatto che sul web vi sono pochissime pagine contenenti una sola keyword o keyphrase dovrebbe farci intuire che c’è qualcos’altro che bisogna considerare.

I concetti di Keyword Prominence e Proximity risultano, invece, due concetti validi da considerare durante l’ottimizzazione dei contenuti.

Quando un utente digita una query, conosce bene il significato ed è in cerca di informazioni specifiche, nuove, che facciano compiere quel passo intermedio fra l’interesse per l’argomento ed una presa di posizione (o acquisto).

La forza della SEO sta nel intercettare con le giuste parole chiave il giusto pubblico di utenti e conquistarli con un contenuto ad alta rilevanza.

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Valentino Mea

  • Esperto di Search Marketing dal 2009 con migliaia di progetti SEO e Google Ads dimostrabili gestiti.
  • Supporta Aziende nazionali e internazionali nello sviluppare business sostenibili e redditizi, tramite il Marketing sui Motori di Ricerca.
  • Ad oggi ha formato 932 consulenti SEO e Google Ads, autonomi e dipendenti.
  • Autore di “SEO per E-commerce PRO” il Libro Best Seller su come ottimizzare siti e-commerce per aumentare il posizionamento su Google e trasformare gli utenti in clienti. Puoi trovarlo su Amazon.
  • Ideatore del Video Corso “Diventare SEO” il 1° corso in Italia che insegna in modo pratico la SEO e come monetizzare le competenze.
  • Fondatore della SEO Membership® l’unica community privata dove si incontrano ogni settimana imprenditori, colleghi e aspiranti per discutere di SEO e business online.
  • Dal Novembre 2013 condivide tutorial pratici e la sua esperienza nel settore su questo blog.

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