Link DoFollow SEO: Cos’è e differenze con il NoFollow

Link DoFollow

Per ottenere un posizionamento più elevato, è importante creare contenuti utili, interessanti e pertinenti, ma anche avere link DoFollow che puntano al proprio sito.

Questi link possono aumentare il PageRank e, di conseguenza, migliorano il posizionamento su Google.

È quindi necessario sapere cosa sono e come ottenerli se vuoi aumentare il traffico organico del tuo sito web.

Indice dei contenuti:

Cos’è un link Dofollow?

I link DoFollow (o Follow) sono i link interni o esterni al sito a cui non è stato assegnato un attributo rel NoFollow. Tecnicamente hanno un codice HTML del genere:

<a href="https://www.valentinomea.it/link-dofollow">Link Dofollow vs Nofollow</a>

E’ importante notare che non bisogna aggiungere alcun attributo speciale ai collegamenti ipertestuali affinché il linksia DoFollow.

Per impostazione predefinita tutti i link sono Follow, a meno che non venga inserito un attributo “rel NoFollow” manualmente all’interno del codice o automaticamente tramite un’impostazione del sito web.

Dal punto di vista SEO, può essere preso in considerazione dai motori di ricerca per valutare la Link Popularity e l’autorevolezza della pagina di destinazione.


Perché i link DoFollow sono importanti per la SEO?

Ottenere link DoFollow da siti autorevoli è uno dei principali obiettivi di una campagna SEO, perché trasmettono “link juice” rappresentando così dei voti di qualità per la pagina linkata.

Quando un sito ha un numero sufficiente di collegamenti dofollow provenienti da altri siti web autorevoli, i motori di ricerca comprendono che il sito linkato ha contenuti di alta qualità (altrimenti questi domini autorevoli non lo linkerebbero).

In altre parole, questi backlink trasmettono “autorevolezza” dalla pagina di origine alla pagina di destinazione.

Man mano che i motori di ricerca comprendono quali sono le pagine web più spesso linkate dai siti autorevoli, determinano il loro livello di posizionamento nei risultati di ricerca (SERP) e una posizione più alta significa maggiore visibilità, più clic e conversioni.

In tal senso saper fare link building, ovvero la creazione di link in ingresso verso il proprio sito web, è una parte importante della SEO Off Page e i link follow sono un’importante componente di questa tecnica.

Tuttavia, è importante utilizzare tali tecniche in modo strategico ed equilibrato, evitando di creare backlink in modo eccessivo o utilizzando pratiche scorrette, che possono portare a una penalizzazione del sito.

Infine, oltre ad essere uno dei principali fattori di ranking, i link follow sono anche utili per costruire la reputazione di un sito web se provengono da siti autorevoli e affidabili.


Svantaggi dei Link DoFollow

Gli svantaggi dei link follow sono principalmente legati al rischio di penalizzazione da parte di Google.

Infatti, l’utilizzo eccessivo di questa tipologia di link può portare a una sovra-ottimizzazione del sito, che può essere considerata come una pratica spamming da Google, con conseguente calo del posizionamento.

Ad esempio, è possibile acquistare backlink DoFollow dai cosiddetti “contenitori di Guest Post” ossia network di siti il cui unico scopo è quello di vendere link.

Queste pratiche possono essere facilmente rilevate dai motori di ricerca e penalizzate. In generale, è importante utilizzare i link in modo equilibrato e strategico, evitando pratiche scorrette e tenendo sempre presente l’impatto sulla SEO del sito.

Inoltre, è importante valutare la quantità e la qualità del traffico generato da tali link e assicurarsi che sia pertinente al nostro target.

Per tale ragione le aziende che sviluppano business online di un certo livello, preferiscono affidarsi ad un consulente SEO esperto per definire la corretta strategia.


Qual è la differenza tra link DoFollow e NoFollow

La differenza è che solo i link DoFollow hanno peso ai fine SEO, mentre i link NoFollow non vengono presi in considerazione.


Cos’è un link NoFollow?

I link nofollow sono collegamenti ipertestuali che presentano l’attributo rel nofollow nel tag <a> del codice HTML.

Con questo attributo indichiamo esplicitamente a Google e agli altri motori di ricerca, che non riteniamo attendibile la pagina linkata e che per tale motivo tale link non dovrebbe essere scansionato o preso in considerazione.

Sono stati ideati all’inizio del 2005 da Matt Cutts e Jason Shellen di Google, per impedire le pratiche di spamming nei commenti dei blog al fine di generare link.

Sono essenzialmente ignorati dai motori di ricerca ai fini del posizionamento, ma sono utili per le persone che possono cliccare su questi link per navigare tra le pagine web proprio come fanno con un normale link.

I link sono nofollow quando hanno un codice HTML che assomiglia a questo:

<a href="https://www.valentinomea.it/link-dofollow" rel="nofollow">Esempio Link NoFollow</a>

E’ importante notare che viene aggiunto l’attributo rel=”nofollow” nel tag HTML.


Perché usare il NoFollow?

A volte non è possibile garantire la qualità per tutti i link esterni presenti sul proprio sito web, soprattutto se si tratta di link inseriti dagli utenti o di natura pubblicitaria.

Immagina di possedere un sito come Twitter o Facebook, dove le persone possono iscriversi gratuitamente e inserire link al proprio sito.

Senza l’attributo nofollow, avresti tonnellate di spammer che creano account solo per linkare il loro sito e aumentare la Link Popularity.


Come capire se un link è DoFollow o NoFollow?

Per scoprire se un link è dofollow o nofollow è sufficiente fare clic con il tasto destro del mouse sulla pagina web e selezionare “Ispeziona elemento“.

Una volta fatto ciò, verrà visualizzata una finestra con l’HTML del link evidenziato.

A questo, è sufficiente verificare se l’attributo rel=”nofollow” è presente nel codice.

Esempio Link DoFollow

In questo primo esempio, il link è Follow perché non è stato aggiunto un attributo rel=”nofollow”.

Segue ora un esempio pratico di link NoFollow:

Esempio Link Nofollow

In questo secondo esempio, il link è NoFollow perché è presente un attributo rel=”nofollow”.


Quali sono gli strumenti che aiutano a scoprire i link NoFollow e DoFollow?

Esistono molteplici estensioni per Chrome e Firefox che possono aiutarti ad individuare link DoFollow e Link NoFollow:


Come si possono ottenere link DoFollow?

Ora che sai cosa sono i link dofollow, come possiamo ottenerli? Ecco alcune delle strategie e tattiche più diffuse:

1) Guest Post

Vuoi entrare in contatto con un grande gruppo di persone già interessate al tipo di contenuti che scrivi e ottenere anche un backlink dofollow?

Allora dovrai assolutamente prendere in considerazione la possibilità di fare guest blogging.

Con il guest blogging, l’autore crea un articolo di qualità per un altro blog e gli viene consentito di inserire un link al proprio sito nella biografia dell’autore.

Alcuni blog consentono anche di inserire un link al proprio contenuto nel corpo dell’articolo.

Una volta individuato il tuo target specifico, puoi rivolgerti a siti web affini alla tua nicchia e chiedere di scrivere un guest post.

Questo è un’ottima strategia link building, tuttavia assicurati che i blog siano di alta qualità, pertinenti e ben studiati.

2) Digital PR

La Digital PR è una strategia di marketing che si concentra sulla creazione di relazioni con i media online e i blogger sulla generazione di copertura stampa per un’azienda o un prodotto.

Per utilizzare efficacemente la Digital PR con i link dofollow, è importante creare e promuovere contenuti capaci di attirare l’attenzione dei media online e dei siti di settore, e che sia in grado di generare copertura stampa.

Stabilire un buon rapporto con siti che vendono prodotti e servizi simili ai tuoi o scrivono contenuti affini può essere vantaggioso, perché aumenta le probabilità che ti linkino come punto di riferimento su un determinato argomento.

3) Link Earning

La Link Earning è un modo incredibilmente efficace per creare link dofollow e ottenere alti livelli di traffico.

Tutto ciò che devi fare è cercare contenuti su un argomento specifico che abbiano ottenuto molti backlink in passato (la ricerca keywords è molto efficace in questo caso).

Dovresti scegliere un argomento attinente al resto dei tuoi contenuti, ma che possa interessare un pubblico vasto.

Poi crei una “guida definitiva” completa su questo argomento che hai individuato, che sia molto migliore di tutte le altre pubblicate online.

Dopodiché promuovi il tuo contenuto (ad esempio via Social Advertising) e vedrai aumentare i tuoi link follow.

4) Riproduci i Backlink dei Competitor

Indipendentemente dalla nicchia di riferimento, l’analisi dei link in ingresso è un ottimo modo per trovare opportunità di link dofollow.

Vuoi sapere esattamente da quali siti i tuoi competitor online ottengono i link? Un’analisi dei backlink rivelerà questa informazione.

A tal fine, dovrai utilizzare strumenti di Link Intelligence come Ahrefs, Majestic o SEMrush, che consentono di vedere quali domini stanno linkando i competitor e di analizzare la qualità dei link.

In questo modo, potrai identificare domini autorevoli e pertinenti al tuo settore che potrebbero essere interessati a linkare il tuo sito.

In seguito, dopo aver analizzato tutti i domini linkanti e selezionato i migliori, dovrai contattarli per vagliare l’opportunità dell’inserimento del backlink.


Conclusione sui Link DoFollow

Se vuoi ottenere un buon posizionamento organico dovrai concentrarti sulla qualità dei link dofollow che puntano al tuo sito.

Sebbene i link nofollow possano ancora essere utili per il traffico, dovrai ottenere link dofollow se il tuo obiettivo è aumentare il traffico organico.

Hai bisogno di migliorare il posizionamento del tuo sito? Contattaci e analizzeremo la tua situazione attuale in una sessione strategica gratuita.

Hai dubbi o domande sull’argomento? Non esitare ad utilizzare i commenti!

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Valentino Mea

  • Esperto di Search Marketing dal 2009 con migliaia di progetti SEO e Google Ads dimostrabili gestiti.
  • Supporta Aziende nazionali e internazionali nello sviluppare business sostenibili e redditizi, tramite il Marketing sui Motori di Ricerca.
  • Ad oggi ha formato 932 consulenti SEO e Google Ads, autonomi e dipendenti.
  • Autore di “SEO per E-commerce PRO” il Libro Best Seller su come ottimizzare siti e-commerce per aumentare il posizionamento su Google e trasformare gli utenti in clienti. Puoi trovarlo su Amazon.
  • Ideatore del Video Corso “Diventare SEO” il 1° corso in Italia che insegna in modo pratico la SEO e come monetizzare le competenze.
  • Fondatore della SEO Membership® l’unica community privata dove si incontrano ogni settimana imprenditori, colleghi e aspiranti per discutere di SEO e business online.
  • Dal Novembre 2013 condivide tutorial pratici e la sua esperienza nel settore su questo blog.

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