I plugin SEO per WordPress sono programmi e applicazioni che modificano il codice di un sito estendono le sue funzionalità e permettendo di gestire i principali aspetti legati all’ottimizzazione on-page del proprio CMS. In questo articolo vediamo il miglior plugin SEO per WordPress ed altri plugin che possono aiutarci nelle attività di posizionamento sui motori di ricerca.Indice dei contenuti:
Esistono una moltitudine di plugin SEO ma quello realizzato da Yoast de Valk è sicuramente il migliore essendo il più completo e ben realizzato per via della sua semplicità d’uso e di personalizzazione che lo rende indispensabile per una buona ottimizzazione on-page di WordPress.
Per iniziarlo ad utilizzare è consigliabile partire dalle impostazioni generali dove bisognerà inserire i propri dati al fine di far comparire i microdati di tipo Organization, aggiungere i meta tag di verifica di numerosi tools per webmaster (Alexa, Bing Webmaster Tools, Google Search Console e Yandex Wemaster Tools) e disabilitare la parte avanzata del meta box per evitare eventuali problemi generati da utenti autori o editori.
Veniamo ora alle altre impostazioni:
Titoli e metadati: tramite queste impostazioni sarà possibile personalizzare i template per il meta tag title, il meta tag description e stabilire la direttiva del meta robots “noindex, follow” per articoli, pagine, tassonomie e archivi.
Inoltre si potrà stabilire se indicizzare o meno gli archivi per evitare duplicazioni sistemiche, se utilizzare il meta keywords e se aggiungere le direttive noodp e noydir al meta robots.
Social: in queste impostazioni si potranno inserire i propri indirizzi dei principali account di Social Network (Facebook, Twitter, Istagram, ecc), aggiungere automaticamente gli Open Graph di Facebook, aggiungere i meta data delle Twitter card, verificare il proprio sito con Pinterest e aggiungere i meta data specifici di Google+.
Sitemaps XML: Yoast ci permette di generare una sitemap XML e stabilire il numero massimo di risorse che deve contenere prima di generarne un’altra e suddividerla in aree logiche, scegliendo se disabilitare la sitemap autore/utente e se escludere precisi articoli o pagine oppure determinate tassonomie.
Avanzato: in queste impostazioni si potrà decidere se utilizzare le breadcrumbs che Yoast ci mette a disposizione, di rimuovere le stop words dagli URL, di reindirizzare gli URL degli allegati al post genitore, rimuovere le variabili ?replytocom, forzare la canonicalizzazione su HTTP o HTTPS, applicare lo slash finale sugli URL di categorie e tag. Inoltre sarà possibile personalizzare il contenuto da inserire prima e dopo di ogni post nel feed.
Il plugin gestisce numerosi aspetti SEO sia dalle sue impostazioni come abbiamo appena visto ma anche dall’interfaccia di pagine e articoli.
Una volta installato infatti apparirà un nuovo box (Yoast SEO Meta Box) che permetterà di configurare tutta una serie di aspetti tra cui:
Anteprima Snippet: fornisce l’anteprima di come apparirà lo snippet dell’articolo o della pagina nella serp di Google.
Parola Chiave Principale: è la keywords principale per cui vogliamo ottimizzare l’articolo o la pagina.
Una volta inserita, Yoast analizzerà il contenuto per verificare se è ottimizzato dal punto di vista SEO e i risultati di questa analisi sono disponibili nella tab “Analisi della pagina”.
Questa analisi, completamente superflua per gli esperti SEO, può invece risultare un discreto punto di partenza per chi vuole diventare SEO. Il mio consiglio è di non accanirsi troppo con il pallino verde ed utilizzare il buon senso.
Titolo SEO: questo campo permette di personalizzare il contenuto del tag title oppure si può lasciare quello generato in automatico dal template e stabilito nelle impostazioni generali del plugin.
Meta description: tramite questo campo è possibile personalizzare il contenuto del meta tag description oppure, se configurato, lasciare quello generato in automatico dal template.
Meta keyword: campo per inserire le parole chiave relative alla pagina o all’articolo.
Analisi della pagina: come anticipato precedentemente in questa tab è possibile visualizzare l’analisi SEO svolta dal plugin con i consigli dettagliati sull’ottimizzazione dei contenuti testuali e dei meta tags fondamentali.
Per maggiori informazioni sul suo funzionamento e sulle sue configurazioni vi rimando al sito del produttore.
Dopo aver visto come funziona il miglior plugin SEO per WordPress, veniamo ad elencare altri plugin che migliorano l’ottimizzazione di un sito e che non sono meno importanti di Yoast SEO o che forniscono una valida alternativa ad alcune delle sue funzioni.
YARPP consente di mostrare sotto gli articoli o sotto le pagine i post correlati, selezionati tramite un sistema di affinità che deriva dall’analisi di titoli, contenuti, categorie e tag.
E’ possibile scegliere se attivarlo solo negli articoli, solo nelle pagine o in entrambi. Inoltre permette di stabilire il livello di affinità per migliorare la correlazione tra contenuti.
Questo plugin risulta utilissimo per trattenere i visitatori sul proprio sito, invogliandoli a leggere più contenuti e migliorando così i dati sulla frequenza di rimbalzo.
Se non si vuole utilizzare Yoast per generare una sitemap xml è possibile utilizzare Google XML Sitemaps.
Questo plugin SEO è semplice da usare, tutto quello che dovete fare è installarlo e attivarlo in quanto aggiorna automaticamente la sitemap ogni volta che pubblicate una nuova pagina o un nuovo articolo.
Opzionalmente è possibile settare il parametro priority, la frequenza di aggiornamento (changefreq) e la data dell’ultima modifica (lastmod) di una pagina o di un post.
Per migliorare la linking interna SEO Smart Links ci viene in soccorso permettendo di assegnare a determinate parole chiave un URL specifico automatizzando così la generazione di link verso pagine interne o anche domini esterni.
Permette inoltre di personalizzare l’attributo title, di inserire l’attributo rel nofollow oppure di decidere se aprire o meno i link generati in una nuova finestra del browser.
Questo plugin monitora costantemente il vostro sito per trovare eventuali link rotti sia verso pagine interne che verso siti esterni.
Broken Link Checker elenca tutti i link rotti (anche le immagini mancanti ed i redirect) e vi fornisce la possibilità con un solo clic di smettere di linkarli, modificarli oppure indicare che il link è invece corretto.
Tramite le sue impostazioni è possibile decidere quando il plugin deve controllare i link del sito, se essere avvisati per email quando trova un positivo se inserire di default il rel nofollow sui broken link e molto altro.
Questo plugin risulta essenziale per i siti di grosse dimensioni in cui vengono generati numerosi contenuti dagli utenti (articoli, commenti, ecc.) al fine di automatizzare la gestione dei link rotti.
Il plugin SEO Friendly Images ottimizza automaticamente le immagini per i motori di ricerca aggiungendo gli attributi alt e title ai tag immagine in cui sono assenti e validando il codice per il W3C/xHTML.
Prima di schedulare o pubblicare un post è consigliabile verificate sempre quale URL mostrerà il vostro contenuto online. Ad esempio le stop words presenti negli URL sono ignorate dai motori di ricerca.
SEO Slugs li elimina automaticamente rendendo gli URL più brevi e SEO friendly.
Sarà possibile vedere lo slug generato prima di pubblicare l’articolo o la pagina per stabilire se va bene o meno. Inoltre non sovrascriverà gli URL già esistenti.
E’ un plugin che permette di gestire i redirect 301 senza necessità di avere competenze nella scrittura del file .htaccess.
Redirection risulta fondamentale in fase di migrazione di un sito e quando si ha la necessità di modificare gli URL precedenti e reindirizzarli verso quelli nuovi.
Tra le sue funzioni è possibile reindirizzare automaticamente gli URL di pagine e articoli quando cambiano, aggiungere redirect manualmente, assegnare la redirezione ad uno specifico gruppo di URL attraverso la voce “Groups” oppure creare delle regole di reindirizzamento beneficiando delle espressioni regolari.
Naturalmente non è sufficiente. WordPress è uno dei CMS più diffusi proprio grazie alle sue caratteristiche “SEO oriented” che rendono semplice a chiunque evitare grosse problematiche legate all’indicizzazione e di conseguenza favorisce le attività di ottimizzazione on-site.
E’ importante chiarire però che l’ottimizzazione on-site è solo la premessa per raggiungere la prima pagina e che senza contenuti di qualità e senza la popolarità (vedi SEO link building) non si otterranno mai risultati importanti.
La SEO è un materia molto più complessa e se bastasse installare e configurare dei plugin SEO per WordPress saremo tutti in prima pagina, mentre se digiti una query su Google sono solo dieci i risultati restituiti.
Gli stessi operatori del settore hanno difficoltà a posizionarsi e a trovare spazio nelle serp: quante web agency propongono servizi SEO ma sono costrette a sponsorizzarli con Google Ads perché non sono posizionate per un bel niente?
Rifletti su questo e impara a distinguere quando giocare con un sito e quando invece produrre business con un sito. Sono due cose molto diverse.
Se non sei molto impegnato e puoi permetterti di giocare col tuo sito, questo può risultare un passatempo divertente e ti consiglio di farlo.
Se, invece, hai un’attività e un budget pubblicitario da investire, è meglio che la visibilità del tuo sito la fai curare da un consulente SEO esperto.
Devi sapere che i plugin vanno installati solo se necessari perché inseriscono codice esterno al CMS e lo rendono più vulnerabile.
Purtroppo ci sono ancora molti…chiamiamoli così…ingenui che invece installano plugin inutili nei loro siti, incoscienti di quello che fanno e dei rischi che corrono.
Se hai dubbi o vuoi ulteriori informazioni in merito ai plugin SEO per WordPress non esitare ad utilizzare i commenti.
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Attualmente su Uniwp.it abbiamo creato una comparazione utilissima fra i 5 migliori plugin SEO WordPress. Gli daresti un’occhiata?
Certo Yoast fa il suo dovere, ma credo che ci sia di meglio al giorno d’oggi, specie per chi vuole avere tutti i parametri sotto controllo.
Cosa ne pensi?
Ciao Valentino e Buon Lavoro
UniWp Staff
Ciao Thomas,
ritengo che Yoast SEO sia ampiamente sufficiente per una buona SEO on-site e che permetta di avere sotto controllo tutto ciò che serve. Non ritengo che SEOPressor all’atto pratico abbia nulla di più. Stesso discorso vale per gli altri plugin SEO. Come scrivo anche nell’articolo, la SEO è una materia troppo complessa affinché un plugin riesca a gestirne tutti gli aspetti, mentre seppur comodi, riescono ad aiutare il compito di un consulente SEO solo in maniera minoritaria attualmente.
Buongiorno, volevo sapere per finire di ottimizzare il mio sito con un buon Seo (visto che io sono autodidatta), ed è fatto quasi tutto da solo ed insieme a qualche buon amico…volevo sapere quanto mi costa finire di ottimizzare il sito.
Buongiorno Dario,
l’ottimizzazione SEO di un sito non termina mai e in un progetto che si rispetti accompagna il sito per tutta la sua vita online. In ogni caso per richiedere una quotazione può farlo tramite la form della pagina Contatti. La ringrazio.