Come monitorare gli eventi su Google Analytics 4

Monitorare Eventi Google Analytics

Come sappiamo è impossibile installare il codice di monitoraggio di Google Analytics su file pdf, excel, word, etc. Questo, però, non significa che non è possibile monitorare quando un utente scarica questa tipologia di file. E’ possibile farlo attraverso il monitoraggio degli eventi, il quale ci permette di ottenere statistiche in tal senso.
Con questo articolo il mio obiettivo è quello di rispondere alle seguenti domande:

  1. Come monitorare i download con Google Analytics?
  2. Come monitorare i clic su link specifici?
  3. Come tracciare lo scaricamento di pdf?

Per monitorare gli eventi su Google Analytics è necessario inserire un attributo nella sintassi del link come da esempio:

link non monitorato:

<a href="/file.pdf">Nome File PDF</a>

link monitorato:

<a onclick="ga('send', 'event', 'pdf', 'click', 'Nome File PDF', 1);" href="/file.pdf">Nome File PDF</a>

Ecco esplicata la sintassi:

  1. i parametri ‘send’ e ‘event’ sono obbligatori e vanno scritti così
  2. è obbligatorio dare un nome alla categoria nel nostro caso: “pdf”
  3. è obbligatorio dare un nome all’action nel nostro caso “click”
  4. inserire la label per categorizzare ulteriormente l’evento, nel nostro caso “Nome File PDF”
  5. facoltativamente si può attribuire anche un valore numerico, in questo caso “1”

Non so se è chiaro, ma possiamo attribuire il nome categoria, dell’azione, dell’etichetta e del valore che ci è più comodo per ordinare in un secondo momento i rapporti.

Quindi su questi quattro parametri vi è massima libertà.

Esempio pratico sul monitoraggio degli eventi

Un esempio pratico, tratto da un mia consulenza di Google Analytics, potrebbe riguardare il monitorare lo scaricamento di un buono sconto su di un sito e-commerce, il cui valore è di 20 €:

link non monitorato:

<a href="/buono_sconto.pdf%20" target="_blank">BUONO SCONTO</a>

link monitorato:

<a onclick="ga('send', 'event', 'pdf', 'scarica', 'buono sconto',20);" href="/buono_sconto.pdf" target="_blank">BUONO SCONTO</a>

Come potete vedere mi è venuto comodo assegnare come nome categoria “pdf” perché il file è un pdf.

categoria evento

Come azione “scarica” perché deve essere scaricato.

azione evento

Come etichetta “buono sconto” perché si tratta di un buono sconto.

etichetta evento

Infine, come valore “20” perché il buono ha valore di 20 €.

Monitorando gli eventi in questo modo, al termine della campagna potrò dire al mio cliente precisamente quanti buoni sconti ha regalato e l’equivalente valore.

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Se hai dubbi o domande su come monitoraggio eventi di Google Analytics, non esitare a chiedere!

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Valentino Mea

  • Esperto di Search Marketing dal 2009 con migliaia di progetti SEO e Google Ads dimostrabili gestiti.
  • Supporta Aziende nazionali e internazionali nello sviluppare business sostenibili e redditizi, tramite il Marketing sui Motori di Ricerca.
  • Ad oggi ha formato 932 consulenti SEO e Google Ads, autonomi e dipendenti.
  • Autore di “SEO per E-commerce PRO” il Libro Best Seller su come ottimizzare siti e-commerce per aumentare il posizionamento su Google e trasformare gli utenti in clienti. Puoi trovarlo su Amazon.
  • Ideatore del Video Corso “Diventare SEO” il 1° corso in Italia che insegna in modo pratico la SEO e come monetizzare le competenze.
  • Fondatore della SEO Membership® l’unica community privata dove si incontrano ogni settimana imprenditori, colleghi e aspiranti per discutere di SEO e business online.
  • Dal Novembre 2013 condivide tutorial pratici e la sua esperienza nel settore su questo blog.

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Commenti (6)

  • Ciao Valentino,
    grazie per la guida, utile a chiarire le idee.
    Ho settato correttamente gli eventi e gli obiettivi ma ho notato che questi influiscono sul bounce rate.
    Hai idea di come potrei risolvere?

    Grazie,
    Roberto

    • Buongiorno Roberto,
      dovrei capire prima perché non vuoi che gli eventi o il completamento di un’obiettivo influiscano sulla frequenza di rimbalzo. In ogni caso, in merito agli eventi, puoi utilizzare i cosiddetti “Eventi di non interazione” per evitare che la loro attivazione influisca sulla frequenza di rimbalzo. Per farlo è sufficiente inserire nella sintassi dell’evento il parametro: “nonInteraction: true”. Spero di esserti stato d’aiuto. Buon lavoro!

  • Ciao Valentino, l’articolo ho visto che non è recente ma sto cercando un po’ in giro e non trovo niente: ho un pdf non collegato al sito con nessun link, però vorrei monitorarne l’apertura. Al pdf ci arrivo da Facebook ma vorrei avere delle statistiche alternative a quelle di FB. quindi avevo pensato ad analytics dato che ce l’ho sul sito dove metto il pdf. Come posso fare? Grazie.

    • Ciao Iuri,
      non c’è stato bisogno di aggiornare l’articolo in quanto il monitoraggio degli eventi su Universal Analytics non è stato modificato. Ritengo che utilizzando la sintassi proposta dovresti riuscire ad ottenere tranquillamente il risultato che desideri. A presto e buon lavoro!

  • Ciao Valentino,
    se dovessi inserire il tag in un link con immagine/bottone e non con semplice anchor text, come cambierebbe la sintassi?
    Dovrei semplicemente sostituire img ser=” a href=?

    ciao e grazie dell’utile post.

    • Ciao Andrea,
      se si tratta di un’immagine/banner la sintassi è praticamente la stessa.
      Riprendendo l’esempio citato in questo articolo la sintassi risulta identica e cambia solo nel fatto che invece dell’anchor text vi sarà il tag img con il percorso dell’immagine.
      Anche se intendi monitorare i clic su un preciso pulsante la sintassi è la medesima cambia solo il tag contenitore che potrebbe essere ad esempio il tag button.

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