Scopri cos’è il piano editoriale SEO e come realizzarne uno che sia davvero utile per la tua azienda e in grado di comunicare valore ai destinatari.
Indice della Guida:
Il piano editoriale SEO è uno strumento di content marketing che serve a indicare quali contenuti pubblicare nel blog.
Costituisce l’ossatura dei topic sui quali sviluppare gli articoli del blog ed è direttamente connesso alle strategie di promozione online (posizionamento su Google, DEM, social media marketing, ecc.).
Il calendario editoriale stabilisce inoltre la frequenza di pubblicazione degli articoli.
La frequenza può essere alta (1 articolo al giorno o più) o più moderata (1 o 2 al mese), ma non per forza l’abbondanza di contenuti costituisce un indice di successo e incide sul traffico.
Sebbene un quantitativo di articoli maggiore consente di centrare più temi e di fidelizzare il target con la forza delle uscite ricorrenti, ciò non è di per sé garanzia di qualità.
Il piano editoriale dovrà quindi essere tarato in base alle risorse dell’azienda in fatto di tempo a disposizione, budget e competenze, al fine di produrre contenuti all’altezza della concorrenza o di qualità più alta e conquistare l’attenzione dei lettori.
Il calendario editoriale SEO è un documento che guida la creazione dei nuovi contenuti del blog aziendale nel breve, medio e lungo periodo, al fine di sostenere la crescita di autorevolezza del sito web nel corso del tempo.
In base allo studio dei dati sul traffico organico, l’esperto SEO può decidere di modificare il piano editoriale in funzione dei risultati raggiunti o meno, oppure per adeguarlo ai nuovi risultati da perseguire.
Il documento aiuta inoltre ad evitare problemi di cannibalizzazione, ovvero di trattare in forme diverse uno stesso argomento su più pagine, al punto che una delle pagine erode la visibilità dell’altra.
Tramite un’apposita pianificazione dei contenuti, si possono stabilire le pagine da ottimizzare per ogni specifica keyword, in modo da non disperdere gli sforzi.
Il piano editoriale SEO può essere più o meno specifico a seconda della natura e dimensione del blog, e includere informazioni quali:
Il piano editoriale può essere gestito da una sola persona oppure essere condiviso con una serie di soggetti coinvolti nel progetto a vari livelli.
Ad esempio, con il copywriter per la scrittura articolo, con il grafico per realizzare immagini degli articoli, con altri team per condividere gli obiettivi di posizionamento sui motori di ricerca.
Vediamo quindi tutti gli aspetti da considerare per realizzare il piano editoriale SEO.
Le buyer persona sono elementi fondamentali nel lavoro di definizione del pubblico alla base del piano editoriale.
Si tratta di rappresentazioni dei propri clienti ideali che ne comprendono le caratteristiche salienti quali:
Definire le buyer persona dà la possibilità di capire le caratteristiche del target al quale ci si rivolge.
I dati necessari per realizzare le buyer persona possono essere raccolti tramite diversi canali quali:
Più la buyer persona è dettagliata, più ci si può immedesimare con precisione nelle aspirazioni e nelle necessità del pubblico ideale e studiare una strategia di contenuti in grado di generare reale interesse nei destinatari.
Le buyer persona permettono sia di avere ben chiaro cosa rende soddisfatto il target di interesse, che di fare lavorare il team in modo coeso secondo una linea guida comune.
Grazie alle buyer persona puoi stabilire il genere di contenuti più efficaci da sviluppare per convertire, in modo da ottimizzare gli sforzi e ridurre le possibilità di errore.
La scelta degli argomenti si deve basare sugli obiettivi del blog, la cui definizione deve avvenire in ottica SMART.
Ciò significa che devono essere: specifici, misurabili, avvicinabili, rilevanti e in tempo.
I topic da definire per il piano editoriale derivano in stretta misura dal saper leggere:
Grande importanza riveste la capacità di individuare i trend online e gli argomenti più interessanti per un certo genere di lettori in un dato momento.
Strumenti come Google Trends permettono di scoprire picchi di interesse attorno a specifici argomenti, in relazione a periodi dell’anno o eventi esterni (dichiarazioni di un personaggio famoso, fatti di rilevanza nazionale, ecc.).
Inoltre, il lavoro di definizione del piano significa anche analizzare l’operato della concorrenza per appurare quali topic vengono trattati (e perché), quali temi potrebbero essere esplorati con maggiore profondità e via dicendo.
La creazione di un contenuto di qualità richiede una certa capacità di organizzazione in relazione alle finalità del business e di posizionamento per le query su Google.
Gli articoli andranno raggruppati in un certo numero di categorie il cui grado di dettaglio dipende dall’ampiezza del blog, dalla strategia di content marketing e dal tipo di argomenti che si intende trattare in futuro.
Più è vasto il genere dei temi trattati più è lecito prevedere categorie specifiche per consentire all’utente di trovare materiali sempre attinenti.
Ad esempio, se tratti il tema del “web marketing” il tuo sito potrebbe presentare le categorie:
Per individuare più facilmente le categorie interessanti per la tua nicchia, dovrai svolgere la keyword research che permette di individuare le parole chiave più utilizzate nelle query degli utenti.
Abbiamo appena introdotto la keyword research, ossia il servizio SEO con il quale si individuano le parole chiave più rilevanti per gli utenti interessati a un dato argomento.
Proprio perché consente di individuare le parole più ricercate e i relativi volumi di ricerca, puoi appurare i temi più interessanti per un dato target.
I tool come Semrush, Sistrix o SEOZoom permettono di analizzare i siti posizionati per delle determinate parole chiave.
Attraverso lo studio della concorrenza puoi farti un’idea dello stile comunicativo applicato nei titoli e capire quali temi hanno maggior presa sul proprio pubblico.
Il SEO Copywriter può quindi studiare i vari titoli per trarre ispirazione e poi ottimizzarli per renderli più visibili nelle SERP di Google.
Un tool interessante in tal senso è Google Suggest, che a partire da specifici termini aiuta a trovare le keyword strettamente correlate.
Costituisce un utile strumento per immaginare titoli in grado di centrare l’attenzione dei destinatari.
Anche dal leggere i contenuti di community Facebook e forum è possibile trovare spunti interessanti per creare titoli più originali della concorrenza e più attinenti alle esigenze del target.
Buona norma per assicurare la leggibilità per gli utenti, consiste nel suddividere il testo di una pagina in vari paragrafi, ciascuno dei quali incentrato su un determinato argomento.
Attraverso la keyword research puoi scegliere le parole chiave più ricercate per ogni sotto-argomento del contenuto e fornire utili indicazioni SEO su come scrivere i titoli dei paragrafi.
Ad esempio, se il tuo articolo verte su un tema esteso del tipo “Le migliori tecniche per dimagrire” ogni sottotitolo può essere sviluppato su keyword attinenti a un determinato argomento.
Ad esempio:
Una buona tecnica SEO per scrivere i titoli di paragrafo consiste nell’utilizzare termini specifici in maniera diversificata, in modo da abbracciare una serie più ampia di ricerche degli utenti.
A tal fine puoi servirti del box ricerche correlate di Google, che partendo da una query ti indica altre parole chiave semanticamente affini ricercate dagli utenti.
Nell’esempio precedente quindi non utilizzeremo sempre la keyword “dimagrire”, ma tutti i sinonimi suggeriti dalla keyword research quali “perdere peso”, “non ingrassare” e via dicendo.
In questo modo il testo assume una connotazione più naturale e appare più esaustivo in risposta alle varie query su Google e gli altri motori di ricerca.
I titoli possono essere disposti secondo una gerarchia (il tema più ampio contiene al suo interno gli argomenti più specifici) ed essere contraddistinti ognuno da un apposito heading tag (H1, H2, H3) che rappresentano l’importanza dei titoli in ordine decrescente rispetto al numero.
Scrivere articoli per il blog senza aver studiato una efficace strategia per ottenere traffico, rischia di vanificare i propri sforzi.
Il piano editoriale SEO è il presupposto per realizzare una serie di articoli per il blog in grado di attrarre utenti realmente interessati e potenzialmente convertibili in clienti effettivi.
Il taglio delle pubblicazioni del blog sarà influenzato sia dalla mission e dalle caratteristiche dell’azienda, che dal genere di destinatari al quale ci si rivolge (età, genere, provenienza geografica, professione ecc.).
Il consulente SEO, in seguito allo studio delle parole chiave stabilisce:
Il calendario editoriale per il sito web aziendale consente di stabilire la pianificazione di cosa si intende pubblicare, in che modo trattarlo e quali risultati ci si pone di ottenere mediante i contenuti.
In genere alla sua base vi è un’analisi SWOT, una considerazione dei punti di forza e di debolezza del progetto, delle minacce e delle opportunità.
In tal senso, l’analisi dei competitor consente di studiare le caratteristiche dei concorrenti online per scoprire eventuali nicchie non presidiate, oppure per appurare come trattare determinati temi in modo più efficace di quanto non facciano altri.
Il calendario editoriale per l’e-commerce tiene conto di diversi aspetti relativi al business, quali:
Rispetto a un generico sito web, il piano editoriale del blog di un’e-commerce ha una componente più marcata relativa ai prodotti commercializzati.
Lo scopo è quello di intercettare utenti interessati ai prodotti in vendita, offrendo contenuti informativi utili durante la fase di ricerca di informazioni finalizzata a prendere decisioni di acquisto.
Il piano editoriale degli e-commerce rivolge l’attenzione verso i prodotti in vendita, offrendo soluzioni alle esigenze informative, canalizzando l’attenzione verso i problemi che i prodotti sono in grado di risolvere e i vantaggi che offrono.
I contenuti del blog del sito e-commerce devono puntare quindi a:
Un progetto SEO, per avere successo, deve fare affidamento su fondamenta solide.
Le fondamenta in questione sono rappresentate dal piano editoriale, una lista di argomenti da trattare studiata in relazione agli obiettivi di business, alle caratteristiche del brand e alle risorse dell’azienda.
Abbiamo visto tutti gli aspetti base per creare un piano editoriale SEO. Ora tocca a te!
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