Come comparire primi su Google? E’ una domanda più che lecita da farsi, perché Google con le sue scelte è in grado di determinare la visibilità di qualsiasi azienda mostrandola o no ai primi posti tra i risultati.
Ma come possiamo condizionare le scelte di Google?
Vediamo come essere primi su Google, partendo dal capire come funziona un motore di ricerca e addentrandoci in alcune tecniche e strategie SEO e SEA.
Indice della guida:
Ti sei mai chiesto quante ricerche vengono fatte ogni giorno su Google?
Google elabora in media oltre 40.000 ricerche al secondo, che si traducono in oltre 3,5 miliardi di ricerche al giorno e in 1.200 miliardi di ricerche all’anno in tutto il mondo.
Secondo lo studio di Chitika il 91% degli utenti di Internet non accede mai alla seconda pagina dei risultati di Google e il 34% clicca sul primo risultato.
Quindi non puoi permetterti di essere visibile solo nella seconda, terza o quarta pagina dei risultati di ricerca, non servirebbe praticamente a niente!
Altro dato importantissimo è che il 93% delle esperienze online inizia con una domanda su Google.
La tabella mostra la percentuale di persone che fanno clic sui risultati di ricerca in relazione al posizionamento del sito.
In conclusione, per trarre vantaggio dal traffico organico, il tuo sito web deve avere una posizione di rilievo nei risultati di ricerca, cioè perlomeno apparire in prima pagina.
Essere in prima pagina su Google è l’obiettivo di ogni azienda, ma con milioni di pagine pubblicate ogni giorno, la competizione è sempre più alta.
Come possiamo avere una possibilità di posizionarci nelle prime posizioni? Iniziamo con il capire insieme come funzionano i motori di ricerca.
Google e gli altri motori di ricerca scoprono le nuove pagine web attraverso sistemi informatici che si chiamano “crawler” e che lavorano 24 ore su 24 per visitare i siti web.
L’obiettivo dei crawler è di “scattare istantanee” di ogni pagina e archiviarle in un enorme database.
Ecco le tre fasi del processo:
Segue una breve sintesi di ognuna di queste fasi, mentre se vuoi approfondirle nel dettaglio puoi leggere “Come funziona Google: Scansione, Indicizzazione e Posizionamento“.
La scansione (o crawling) è il processo svolto dai motori di ricerca per raccogliere le informazioni sui siti web.
Google invia costantemente il suo crawler (Googlebot) per scoprire quali siti contengono le informazioni più rilevanti relative a determinate parole chiave e intenti di ricerca.
Googlebot controlla anche quali pagine nuove sono state caricate e gli aggiornamenti delle pagine più vecchie.
L’indicizzazione è la fase con la quale i motori di ricerca memorizzano i contenuti di un sito web o di una certa pagina web e li archiviano nel proprio database.
E’ una fase fondamentale per il posizionamento organico, perché se Google non indicizza le nostre pagine non potremo mai posizionare il sito ai primi posti.
Il posizionamento è il processo con il quale gli algoritmi dei motori di ricerca valutano quale pagina web è più rilevante per una determinata query.
E’ in questa fase che il motore di ricerca stabilisce la SERP, ossia quale sito posizionare per primo su Google in relazione alla ricerca fatta dagli utenti.
Gli algoritmi di Google determinano dinamicamente quali pagine web sono più rilevanti per una determinata ricerca.
L’elenco che viene mostrato a seguito di una ricerca su Google, è noto come pagina dei risultati del motore di ricerca o SERP (acronimo della dicitura inglese Search Engine Result Page).
Google ha molte varianti di SERP in base a ciò che l’utente cerca (ad esempio, se cerchi un prodotto Google mostrerà immagini del prodotto), ma per semplificare prendiamo il caso di una SERP abbastanza standard.
Una SERP è composta da diverse sezioni:
Per maggiori informazioni su come promuoverti su Google, puoi leggere: “Come fare pubblicità su Google per trovare nuovi Clienti“.
Ci sono due modi principali per far comparire il tuo sito web nella prima pagina su Google:
Il modo più semplice e veloce essere nella prima pagina di Google per una determinata parola chiave è tramite le campagne Google Ads.
Questa tecnica di web marketing rientra nella SEM (Search Engine Marketing), ossia pubblicità sui motori di ricerca.
In sintesi, per far funzionare le campagne dovrai:
Questo sistema è denominato “Pay per click” dal momento che paghi Google solo quando il tuo annuncio viene cliccato.
Gli annunci vengono mostrati da Google attraverso un meccanismo ad asta basato su CPC (costo per clic) e Punteggio di Qualità:
Dovrai impostare anche un budget giornaliero in modo che quando il tuo budget è esaurito, Google non visualizzerà più il tuo annuncio quel giorno e così non verrà più cliccato e non pagherai nemmeno un centesimo in più.
Il costo della campagna Google Ads dipende da vari fattori, tra cui:
Per maggiori informazioni sull’argomento ti consiglio di leggere: “Google Ads (AdWords) cos’è e come funziona“.
L’altro modo per posizionarsi nella prima pagina di Google è il posizionamento organico, detto anche naturale.
Si tratta dei risultati principali che appaiono sotto la pubblicità o nella sezione della mappa locale sulle pagine dei risultati dei motori di ricerca.
Questi risultati non sono sponsorizzati (non si paga Google per farsi vedere), possono essere raggiunti solo con un’attenta ottimizzazione dei molti fattori che Google utilizza per decidere quale sito mostrare per primo.
La pratica di ottimizzare il tuo sito in modo che si posizioni organicamente nei primi risultati di Google si chiama Search Engine Optimization (SEO).
Vediamo alcuni consigli SEO per essere primi su Google organicamente.
Se vuoi essere primo su Google lo studio e la selezione delle giuste parole chiave è d’obbligo.
A tal fine dovrai prima di tutto pensare a che nicchia di utenti vuoi rivolgerti e quali sono le domande che pongono queste persone sui motori di ricerca.
Cosa cercano su Google e come puoi dare una risposta concreta e di valore alle loro domande?
Dopo aver deciso l’argomento, per scegliere le keyword giuste per le quali vuoi apparire primo su Google devi tenere conto di quanto traffico e quanta competizione c’è per ogni parola chiave.
Inizialmente, suggerisco di puntare ad essere primi su Google per le keyword long tail (composte da almeno 3 parole), perché:
Come scelgo le mie long tail keyword?
Ci sono dei tool gratuiti che ti aiutano in questo come Google Ads Keyword Planner e Google Trends, e tool a pagamento come SemRush.
Lo strumento principale, però, resta sempre la tua capacità di analisi e selezione delle migliori keyword long tail per il tuo progetto.
Puoi approfondire l’argomento leggendo “Ricerca Keywords: strategie, procedure e automazione“.
Il primo obiettivo da tenere in considerazione per essere primo su Google è quello di riuscire a creare contenuti che trasmettono competenza, autorità e fiducia agli utenti.
Tramite la produzioni di contenuti di qualità ho creato un business online longevo e profittevole che dura ormai da più di 10 anni.
Dovrai sempre creare contenuti unici, utili per gli utenti e ben ottimizzato dal punto di vista SEO.
I tuoi contenuti dovranno rispondere al Search Intent di chi legge: sia i lettori che i motori di ricerca devono sapere qual è il fulcro del discorso.
Più utile sarà ritenuto dagli utenti, maggiore saranno le possibilità di raggiungere il posizionamento organico e quindi la prima pagina di Google.
A livello tecnico, inserisci la keyword nei posti strategici della pagina (tra cui i tag di intestazione H1, H2, H3), ma anche all’interno del testo evitando una eccessiva keyword density.
Ci sono modi per massimizzare il CTR, ossia il tasso di percentuale di click che la tua pagina riceve sul motore di ricerca a discapito delle altre pagine.
Questo segnala a Google che gli utenti preferiscono la tua pagina alle altre, quindi la muoverà più in alto nella SERP.
Per migliorare il CTR bisogna formulare correttamente il:
1) Tag Title: rappresenta il titolo principale della pagina mostrato il SERP.
Indica a persone e motori di ricerca di cosa tratta la tua pagina, quindi deve contenere le parole chiave importanti e non superare i 60 caratteri, per non venir troncato.
2) Meta Description: è un tag in HTML che riepiloga il contenuto di una pagina.
Anche la meta description può influenzare la decisione dell’utente in merito alla possibilità o meno di fare clic sul tuo risultato in SERP.
Più la Meta Description è descrittiva, attraente e pertinente, più è probabile che qualcuno faccia clic e arrivi al tuo sito.
Usa keyword che le persone cercano in modo da aumentare la possibilità di click sul tuo snippet e non superare i 150 caratteri.
Per ulteriori informazioni sulla corretta ottimizzazione puoi leggere “Meta Tags Google: Tag Title e Meta Description per la SEO“.
I tuo URL devono essere esplicativi per l’utente e far comprendere il contenuto della pagina ancor prima di averla visitata.
Evita gli URL dinamici per non creare confusione negli utenti e nei motori di ricerca.
Ad esempio l’URL www.sito.it/blog è meglio comprensibile rispetto a www.sito.it/index.php?p=blog.
Inoltre, anche se un prodotto o un servizio possono trovarsi in diverse categorie del tuo sito (ad esempio, una microsd si può trovare sia in Telefonia che in Fotografia), assicurati che sia raggiungibile tramite un solo URL.
Per maggiori informazioni puoi leggere “Come creare URL SEO Friendly: Guida Definitiva“.
Un sito è “Mobile Friendly” quando viene progettato per essere facile da navigare e da leggere su un dispositivo mobile.
La maggior parte delle persone usa gli smartphone per cercare informazioni sul web e anche Google con il Mobile First Indexing ha confermato la priorità alle versioni mobile.
Per questo motivo la mobile accessibility del nostro sito web è un aspetto da tenere in grande considerazione.
Il tuo sito, quindi, dovrà essere facile da navigare e ottimizzato per i dispositivi mobili affinché gli utenti su qualsiasi dispositivo possano trovare ciò di cui hanno bisogno in modo rapido e semplice.
Con questo test gratuito di Google puoi vedere se e quanto il tuo sito web è ottimizzato per i dispositivi mobili.
Le tue pagine web dovrebbero caricarsi velocemente su tutti i dispositivi, in quanto il caricamento lento influisce negativamente sul posizionamento su Google.
Un sito veloce è un indicatore di una buona “user experience” relativamente alla navigazione e fruizione dei contenuti
Dato che il compito di un motore di ricerca è fornire i migliori risultati ai propri utenti, se un sito è veloce otterrà un piccolo bonus nel posizionamento rispetto ad un sito più lento.
Ecco alcuni servizi gratuiti con cui analizzare la velocità del tuo sito web:
Google ha annunciato molti anni fa di preferire i siti protetti dal protocollo di sicurezza SSL/HTTPS (documentazione ufficiale).
HTTPS è un protocollo che fornisce sicurezza e privacy per i dati in transito su Internet, proteggendo la trasmissione dei dati tra client e server.
Installa sul tuo sito un certificato SSL in modo tale che le tue pagine vengano caricate con il protocollo HTTPS.
Questo le rende più sicure per gli utenti e incide sulle valutazioni che Google svolge sulla Page Experience e di conseguenza sul posizionamento organico.
Nel corso degli anni, Google ha investito molto tempo e risorse per definire e promuovere il miglioramento dell’esperienza utente.
Google ha utilizzato ricerche e test per determinare quali fattori sono più indicativi per comprendere cosa un utente prova quando interagisce con una determinata pagina web.
La Page Experience (Esperienza sulle pagine) è un aggiornamento di Google che introduce ufficialmente la velocità di caricamento delle pagina e la UX come fattore di ranking.
Si tratta di un insieme di fattori che misurano quanto sia soddisfacente per un utente interagire con una pagina.
Unisce alcuni indicatori di user experience utilizzati nel ranking (usabilità sui dispositivi mobili, HTTPS, interstitial intrusivi, navigazione sicura) alle metriche di web performance note come Core Web Vitals (Segnali web Essenziali):
Tali metriche influenzano il posizionamento del tuo sito e dovrai sempre accertarti che in Search Console tutti gli URL siano valutati come “buoni“.
Se altri siti citano il tuo, in particolare siti autorevoli e pertinenti con i tuoi contenuti, Google valuterà il tuo sito come più rilevante e quindi apparirai più in alto su Google.
Questo vale sia quando tu linki dalle tue pagine un sito autorevole pertinente al tuo argomento, sia quando altri siti ti linkano te come fonte autorevole.
Nel primo caso parliamo di Outbound link (è il termine utilizzato per indicare i link che partono dal tuo sito e puntano ad altri siti).
Nel primo caso parliamo di Backlink (è il termine usato per descrivere il fatto di essere citati e quindi “linkati” da altri siti).
Le principali tecniche SEO per acquisire backlink sono:
Una campagna efficace di acquisizione backlink, deve tenere conto di entrambe le tecniche per produrre un risultato duraturo e una crescita costante.
La gestione corretta dei link interni migliora la vita all’utente e migliora l’indicizzazione del sito.
E’ sempre in questa duplice ottica che dovrai ragionare quando implementi gli strumenti di navigazione del tuo sito.
Ad esempio, l’utilizzo della breadcrumb aiuta l’utente a tenere traccia della sua posizione e crea link “a cascata” verso le sezioni principali del sito, aumentando la link juice di queste sezioni.
La “link juice” deriva da tutti i link esterni che puntano verso le nostre pagine.
Con una gestione ottimale dei link interni, puoi distribuire la “link juice” nella maniera migliore, concentrandola sulle pagine più importanti del tuo sito ed evitando di sprecarla su pagine poco redditizie o strategiche.
Per ottenere questo risultato puoi limitare il numero di link verso le pagine meno importanti o aggiungere l’attributo nofollow ai link verso sezioni non importanti del tuo sito.
L’ottimizzazione delle immagini è un aspetto fondamentale per rendere il tuo sito SEO friendly.
Google vuole sapere cosa rappresentano le immagini che carichi, attraverso la compilazione degli attributi ALT.
Spesso bistrattati, gli attributi ALT aumentano la rilevanza di una pagina web per una determinata parola chiave.
Non bisogna però abusarne, è infatti inutile riempire un attributo ALT di keyword rischiando penalizzazioni.
Le immagini, inoltre, vanno compresse e inserite in un formato adeguato in modo da non appesantire la velocità di caricamento del sito.
Per maggiori informazioni sull’argomento puoi leggere: “Ottimizzare Immagini SEO: Nome, attributo ALT e Title“.
La “Pagina 404” è la pagina di errore che appare quando il server non riesce a trovare la pagina web richiesta.
Usare una pagina di errore 404 personalizzata può aiutare l’utente a navigare il sito e a non “scappare” appena c’è qualche problema.
Ad esempio, puoi inserire una ricerca personalizzata nella pagina 404 per aiutare gli utenti a trovare quello che stavano cercando in modo da non far abbandonare il sito.
Questo piccolo suggerimento di usabilità incide sulla SEO e può aiutarci ad essere primi su Google.
Gli aspetti tecnici del sito influenzano la probabilità di essere primi su Google e per questo è fondamentale saperli gestire.
Parti dagli aspetti che influenzano maggiormente la User Experience, poi man mano ottimizza il resto.
Ecco alcuni accorgimenti di SEO Tecnica:
Se vuoi comprendere in maniera semplice i principali aspetti della SEO tecnica, guarda questo corso che ho creato su Udemy.
La formattazione è la resa del testo sulla pagina web, utile a presentare i contenuti in modo efficace.
Proprio perché la lettura a schermo è più difficoltosa per l’occhio umano, il contenuto va progettato per migliorarne la sua leggibilità.
Questo approccio user friendly si esplica in alcune attività, tra cui:
Questi sono solo alcuni spunti per curare la formattazione del testo affinché risulti chiaro e prontamente comprensibile.
Se vuoi conoscere la maggior parte delle ottimizzazioni puoi leggere “SEO Copywriting: Guida alla Scrittura SEO Oriented“.
La pagina “Chi Siamo” è un’introduzione alla tua azienda, dove ti presenti ai potenziali clienti e gli spieghi perché dovrebbero rivolgersi a te.
Serve a trasmettere credibilità e professionalità e per questo dovrai dargli la giusta importanza inserendo un breve riassunto della storia dell’azienda, seguito da un elenco dei prodotti e servizi che offri.
Altra pagina importante è quella dei “Contatti“, che consente ai potenziali clienti di entrare in contatto con la tua azienda.
È una delle pagine più importanti del tuo sito web, dove l’utente ha bisogno di trovare almeno un numero di telefono e un’indirizzo email sempre aggiornati.
Avviare il blog aziendale ci permette di parlare in prima persona del nostro prodotto o servizio, dei suoi utilizzi e dei suoi vantaggi.
Crea una sezione blog da aggiornare almeno una volta al mese con argomenti legati al territorio e al settore d’attività, per informare gli utenti sulle ultime novità.
Se non sei sicuro di cosa scrivere, pensa alle 5 domande principali che i tuoi clienti ti chiedono e poi esegui una ricerca keyword per definire i topic.
Quindi prepara il piano editoriale e scrivi contenuti di qualità su ciascun argomento che interessa alla tua nicchia.
Le aziende che possono sfruttare le potenzialità della local SEO sono tutte quelle il cui business si nutre nel territorio.
Basti pensare a ristoranti, locali notturni, lavanderie, ma anche agli hotel o ai negozi alimentari, quindi a tutti coloro che devono essere raggiunti in loco dal cliente affinché il cerchio della vendita possa chiudersi.
Questo genere di attività ha riconosciuto da tempo la rilevanza di internet per il successo del proprio business e di come sia essenziale distinguersi e vestirsi di quell’autorevolezza utile a primeggiare sui concorrenti.
La soluzione è la strategia SEO, questa volta localizzata all’area geografica di appartenenza.
Vediamo alcune linee guida per essere primi tra i risultati locali di Google.
Google My Business è la funzionalità gratuita che ti mette in condizione di apparire nei primi posti su Google Maps.
Inserisci i tuoi orari di apertura, l’indirizzo preciso e cerca di ottenere più recensioni positive possibili dai tuoi clienti.
Queste ottimizzazioni possono incrementare di tanto il posizionamento organico e la tua visibilità per le ricerche locali.
Cura le tue informazioni su Tripadvisor, Pagine Gialle, Yelp in modo che gli utenti possano trovare interessante e unico il tuo servizio.
Per creare connessione e avere visibilità gratuita attivati nell’interazione con gli utenti e prendi parte a discussioni e forum riguardo il tuo argomento.
Con i dati strutturati LocalBusiness, puoi aiutare Google a comprendere meglio la tua attività inserendo dettagli come orari di apertura, recensioni e altro.
Puoi anche consentire ai tuoi clienti di prenotare il tuo servizio o ordinare il tuo prodotto direttamente dai risultati di ricerca di Google tramite l’API Maps Booking.
Raggiungere le prime posizioni su Google ti consente di avere un vantaggio competitivo e aumentare visite, guadagni e vendite procurate dal tuo sito web.
Ricorda, però, che se ti posizioni bene per una parola chiave, non significa che sarai posizionato per quella keyword anche in futuro.
Google aggiorna costantemente i suoi algoritmi di ranking ed fondamentale formarsi costantemente e adeguare il sito di conseguenza.
Aspettati di vedere il tuo sito spostarsi su e giù nelle SERP anche su base giornaliera o settimanale, e persino di perdere del tutto il posizionamento.
Questo è il motivo per cui se hai un business online devi sempre investire in servizi SEO professionali, se vuoi posizionare un sito in prima pagina stabilmente.
Mi auguro che questa guida ti sia stata utile e ti abbia dato consigli pratici per iniziare l’ottimizzazione SEO del tuo sito.
Se vuoi padroneggiare l’ottimizzazione per i motori di ricerca e diventare SEO, scopri:
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