La ricerca delle keywords che utilizzano gli utenti quando cercano prodotti e servizi su Google, è uno degli aspetti più importanti per avere successo online. Del resto, puoi avere i migliori contenuti e proporre le migliori offerte, ma che senso ha se non riesci a raggiungere i potenziali clienti?
Vediamo che cosa sono le keywords e le migliori strategie che puoi usare per trovare le parole chiave che i tuoi potenziali clienti utilizzano.
Sarai in grado di trovare termini con un buon rapporto tra volume di ricerca e competitività per migliorare la SEO e il posizionamento sui motori di ricerca del tuo sito.
Indice dei Contenuti:
Le keywords sono quelle parole o frasi che gli utenti utilizzano quando effettuano ricerche online e vengono utilizzate dai motori di ricerca per trovare e categorizzare i contenuti sul web.
Per comprendere meglio come funzionano, puoi pensare ad internet come ad una enorme libreria di cui i motori di ricerca sono i curatori e svolgono le seguenti attività:
Ecco perché la ricerca keywords è uno degli elementi più importanti dei servizi SEO: per far sì che i tuoi contenuti vengano mostrati agli utenti devono essere categorizzati correttamente.
Inserendo all’interno dei contenuti gli stessi termini che gli utenti cercano, il motore di ricerca sarà in grado di proporre le pagine del tuo sito come risultato in risposta alle loro domande (per maggiori informazioni puoi leggere la pagina dedicata alla SEO Copywriting).
Se non sei nuovo alla SEO, ricorderai i “bei tempi” in cui per essere visibile su Google era sufficiente inserire un numero spropositato di parole chiave nei contenuti da posizionare (Keywords Stuffing).
Nel frattempo Google e gli altri motori di ricerca si sono evoluti e hanno modificato il loro modo di funzionare, operando sulla base di quella che viene definita ricerca semantica.
La ricerca semantica mira a fornire risultati migliori e più rilevanti attraverso la comprensione dell’intento e del contesto che si celano dietro ad una ricerca:
Infine, oltre che dall’evoluzione tecnologica, questo cambiamento è guidato anche dal nuovo comportamento degli utenti che utilizzano un linguaggio molto più naturale in situazioni diverse e con una miriade di device.
Per maggiori informazioni sul funzionamento dei motori di ricerca, puoi approfondire leggendo:
Gli utenti effettuano ricerche sempre più specifiche ed esigenti: ecco dove entrano in gioco le Long Tail Keywords.
Le parole chiave a coda lunga sono keywords più lunghe (composte da almeno 3 parole) e più specifiche rispetto ai termini di ricerca generici.
Hanno volumi di ricerca inferiori rispetto alle short keywords, ma vengono utilizzate dai visitatori nel momento in cui sono più vicini all’acquisto.
Nello specifico offrono in seguenti vantaggi:
Il più delle volte posizionarsi su Google con parole generiche (Short Keyword) è molto difficile e potrebbe quindi non valerne la pena economicamente parlando.
Ad esempio per un’azienda che vende elettrodomestici, apparire prima di Amazon, Mediaworld, Euronics, etc. per il termine “lavatrici” sarà praticamente impossibile.
Le keywords long tail, essendo meno competitive, risulteranno più semplici posizionare anche se non sei un top player del tuo mercato di riferimento.
Essendo meno competitive, l’impegno per acquisire visibilità sui motori di ricerca è minore sia in termini di tempo per il posizionamento organico che in termini di CPC per gli annunci a pagamento.
Se durante il processo di ricerca delle parole chiave riesci ad individuare Keywords Long Tail che i tuoi utenti utilizzano, il ROI di quest’attività sarà sicuramente elevato.
Il click through rate è la percentuale di utenti che, vedendo il tuo risultato, decide di cliccarlo. Se il tuo contenuto risponde ad una ricerca specifica, il numero di utenti che proseguirà sul tuo sito sarà maggiore.
Infine, essendo utilizzate dai visitatori nel momento in cui sono più vicini all’acquisto, le Long Tail Keywords sono quelle con un tasso di conversione più alto.
Pertanto trovare Long Tail con buoni volumi di ricerca, nonostante sia un compito difficile, è fondamentale per il successo di una campagna SEO.
Puoi analizzare le tue keywords utilizzando lo Strumento di pianificazione delle parole chiave di Google Ads:
1) Accedi al tuo account Google Ads e dal menù Strumenti, sotto Pianificazione, seleziona Strumento di pianificazione delle parole chiave:
2) Una volta aperto il Keyword Planner seleziona “Trova nuove parole chiave”, inserisci le keywords da cui vuoi cominciare la ricerca e clicca su Inizia.
3) Seleziona le opzioni di targeting: località, lingua, rete di ricerca e periodo di riferimento. Si aprirà una pagina come questa:
Segue la spiegazione dei parametri da tenere in considerazione in merito allo strumento per la ricerca delle parole chiave di Google.
È il numero di ricerche effettuate per una parola chiave in un determinato periodo (mese), dove più è alto questo numero maggiore è l’interesse intorno all’argomento.
Tuttavia non sempre investire su parole chiave con più ricerche mensili si rivela la strategia giusta, spesso infatti sono anche quelle più competitive.
Inoltre cliccando sul grafico è possibile ottenere l’andamento delle ricerche per una parola chiave in un determinato periodo. In questo modo possiamo capire il trend di ricerca e se l’interesse per questa parola chiave sta crescendo, è stabile, oppure sta calando.
In questo modo eviteremo di investire tempo e risorse su una keyword le cui ricerche stanno drasticamente diminuendo nel tempo.
È la competizione che c’è per una determinata parola chiave, calcolata in base al numero di inserzionisti che investono su una determinata keyword. I livelli di concorrenza sono tre: Bassa, Media e Alta.
E’ possibile visualizzare anche il valore indicizzato: un punteggio da 0 a 100 che indica quanto sia competitivo il posizionamento di un annuncio rispetto a una determinata parola chiave e in base alle opzioni di targeting selezionate.
Indica il CPC medio più basso (gamma bassa) e più alto (gamma alta) che gli inserzionisti stanno pagando per ogni click che gli utenti effettuano su un annuncio mostrato per quella determinata parola chiave.
Questo dato, insieme a quello sulla concorrenza, ci può anche aiutare a capire quanto una keyword è profittevole. Se gli inserzionisti sono disposti a spendere molti soldi per un singolo click, significa probabilmente che:
Comprendere l’intento commerciale delle keywords è fondamentale per ottenere risultati tangibili tramite SEO.
A questo punto dovresti avere le idee più chiare su come utilizzare il Keyword Planner e quali elementi devi valutare in fase di ricerca delle parole chiave, ma soffermiamoci sui limiti di questo strumento.
1) Restituisce risultati strettamente correlati ai termini che hai inserito e quindi non mostrerà tutta una serie di parole chiave che gli utenti utilizzano per ricercare i prodotti e servizi oggetto dell’analisi.
2) Le keywords suggerite da questo strumento sono le stesse e identiche che suggerirà ai tuoi competitors. Immagini quale potrebbe essere il livello di competitività se tutti utilizzassero le stesse parole chiave?
3) Dopo l’ultimo aggiornamento non mostra più il numero esatto di ricerche mensili, optando invece per un range ampio. E’ necessario avere attiva almeno una campagna Google Ads per avere accesso ai volumi esatti.
4) Non fornisce indicazioni sul Search Intent, l’intento per cui le parole chiave vengono utilizzate. Senza questa informazione rischi di lavorare su keywords che portano traffico, ma allo stesso tempo scarsi risultati in termini di conversioni.
Parole chiave come trovarle? Vediamo ora come puoi trovare molteplici idee per le keywords e portare traffico al tuo sito.
Ricorda che in questa fase devi solo preoccuparti di ottenere quante più idee possibili, mentre solo successivamente potrai selezionare le migliori in base ai criteri visti precedentemente (intento, competitività, volumi, etc).
Segue una lista di strategie che ti aiuteranno ad individuare parole chiave performanti:
Il modo migliore per intercettare i potenziali clienti è quello di utilizzare il loro stesso linguaggio e i loro stessi termini di ricerca. Hai mai prestato attenzione alle parole che utilizzano per descrivere i loro problemi e obiettivi?
Queste informazioni ci torneranno estremamente utili in fase di selezione e ricerca delle parole chiave, perché quelle sono proprio le parole che andranno ad inserire nei motori di ricerca.
Un altro modo che puoi utilizzare per ottenere degli spunti interessanti è quello di analizzare i termini che gli utenti utilizzano per effettuare ricerche sul tuo sito.
Puoi vedere quali sono dal pannello di controllo di Google Analytics, andando nel report Comportamento > Ricerca su sito > Termini di ricerca:
Abitualmente durante la consulenza SEO, analizzo questo report alla ricerca di domande o termini ricorrenti da integrare nella strategia dei miei Clienti.
L’obiettivo è quello di trovare parole chiave che i tuoi concorrenti utilizzano con successo e che potresti prendere in considerazione per la tua strategia SEO.
Uno dei tool SEO più completi per l’analisi della concorrenza online è sicuramente Semrush. Vai nel report Analisi Dominio > Ricerca Organica, poi:
1) Inserisci il dominio dei tuoi concorrenti nella casella di ricerca. Si aprirà una schermata come quella che vedi qui sotto.
2) Scendi fino alla voce “Principali keyword organiche” e seleziona “Visualizza tutte le keyword organiche”.
Da qui puoi vedere quali sono le keywords che utilizza il tuo concorrente, come si posiziona per queste e quale percentuale di traffico generano.
Come avrai sicuramente notato, quando effettui una ricerca su Google, in fondo alla pagina ti verranno proposte alcune parole chiave che vengono spesso utilizzate insieme o in alternativa alla query inserita.
I termini suggeriti in questo box, sono realmente utilizzati dagli utenti e quindi estremamente utili per intercettare parole chiave che fanno acquisire traffico.
Assicurati sempre di controllare le ricerche correlate per trovare sinonimi e varianti long tail della tua parola chiave principale e scoprire un sacco di idee interessanti.
Oltre alle ricerche correlate possiamo utilizzare un’altra caratteristica di Google: i suggerimenti di ricerca (Google Suggest).
Avrai sicuramente notato che quando digiti qualcosa nella casella di ricerca appare un menù a tendina con i suggerimenti di auto-completamento.
Per ogni lettera che aggiungi o modifichi, i suggerimenti cambiano, rivelando una lunga lista di parole chiave long tail.
Visto che probabilmente segnarsi a mano i risultati di Google Suggest non è il modo in cui vorresti impiegare il tuo tempo, ti suggerisco di utilizzare uno strumento gratuito come Ubersuggest.
Inserendo la parola chiave nella casella di ricerca, il software si occuperà automaticamente di aggiungere tutte le ricerche correlate e i suggerimenti di Google.
Una volta finito, avrai una lista di keywords long tail realmente utilizzate dagli utenti che potrai esportare in un file excel in formato csv.
In alternativa, puoi provare ad utilizzare KeywordTool.io, uno strumento freemium che ti permette di ottenere idee per le keyword sulla base delle ricerche effettuate sulle più popolari piattaforme online (Google, YouTube, Bing, Amazon, Ebay, Play Store, etc.).
Funziona allo stesso modo di Ubersuggest, ma cliccando sul tab “question” avrai a disposizione un’ulteriore lista con le domande più frequenti poste dagli utenti riguardo un determinato argomento!
Un altro interessante strumento per la ricerca delle parole chiave è Answer the Public.
Si tratta di un tool che funziona con un principio molto simile a quello di Ubersuggest e Keywordtool.io, ma invece di limitarsi ad aggiungere tutte le lettere dell’alfabeto prima e dopo la parola chiave scelta, inserisce anche i più comuni pronomi e articoli (chi, cosa, come, dove, etc.).
Il risultato che si ottiene è una lista di domande e parole chiave a coda lunga (estratte direttamente dai suggerimenti di Google) che gli altri tool non sono in grado di fornire. Ecco come puoi usarlo per trovare tantissime buone idee:
1) Seleziona la lingua, inserisci la tua parola chiave e fai click su “Get Questions”.
Terminata l’elaborazione dei dati, ti verrà presentata una mind map con i risultati per queste tre categorie: domande, preposizioni e alfabeto.
2) Per poter consultare i dati più facilmente, ti basterà passare dalla vista “Visualisation” a quella “Data”.
3) Infine puoi esportare i dati in formato .csv facendo click sul pulsante Download CSV in alto a destra.
Esistono numerosissime community dove appassionati di ogni settore si ritrovano per discutere delle loro passioni.
Puoi utilizzare questi luoghi per vedere quali sono le domande che fanno queste persone e il linguaggio che utilizzano.
Di solito le domande con più risposte o più visualizzazioni sono quelle con un maggiore interesse e che presumibilmente hanno volumi di ricerca più alti.
Come puoi trovare queste community? Naturalmente attraverso tecniche di Link Prospecting, ad esempio “parola chiave” inurl:forum.
Attraverso Wikipedia puoi trovare moltissime idee per keywords long tail e sinonimi che ti aiuteranno a migliorare il tuo posizionamento e a trovare clienti online.
1) Esamina il testo degli articoli alla ricerca di keywords interessanti: cerca la tua parola chiave o argomento su Wikipedia (in questo esempio ho cercato il termine “SEO”) e, man mano che leggi l’articolo, prendi nota di tutte le parole correlate che potresti usare nei tuoi contenuti.
2) Analizza l’indice dei contenuti: la maggior parte degli articoli che trovi su Wikipedia presentano un indice dei contenuti.
Si tratta di una risorsa interessante per trovare ulteriori idee. Infatti al suo interno troviamo riassunti i principali argomenti dell’articolo con parole chiave differenti.
3) Controlla la bibliografia: qui troverai una lista delle risorse utilizzate come fonte per l’articolo che stai leggendo. Controlla i titoli di queste risorse perché spesso contengono idee interessanti per le keywords legate a quell’argomento.
4) Controlla le voci correlate: infine, assicurati di esaminare anche la sezione voci correlate per trovare parole chiave / argomenti simili e strettamente legati alla tua keyword principale. In questo modo puoi ottenere ancora più idee per le tue parole chiave.
Hai mai sentito parlare di Quora? Si tratta di una delle community più grandi al mondo in cui gli utenti, all’interno di varie categorie, fanno domande ad altri utenti e discutono dei più svariati argomenti.
Analizzando le discussioni degli utenti intorno alla tua parola chiave puoi scoprire quali sono le loro domande più ricorrenti e trovare così una lista di sinonimi e varianti a coda lunga realmente utilizzate che potrai sfruttare per rispondere a tutti quei quesiti.
Gli step da seguire sono:
1) Vai su Quora ed inserisci nella casella di ricerca la tua keyword principale.
Come puoi vedere dallo screenshot, una volta inserito l’argomento di partenza si aprirà un menu a tendina con tutti i “gruppi” di discussione che contengono quella keyword.
2) Una volta individuato un gruppo di tuo interesse dal menù a tendina, è il momento di aprirlo per analizzare le domande alla ricerca delle parole chiave utilizzate dagli utenti.
Quelle che seguono, per esempio, sono solo alcune delle domande che ho trovato aprendo il primo gruppo suggerito per la keyword “SEO”.
Se poi vuoi approfondire ulteriormente la ricerca, puoi dare un’occhiata anche alle risposte degli utenti.
Quora infatti è strutturato in modo da mostrare come prime le risposte che hanno ricevuto più “likes” (upvote) dagli utenti e che quindi si sono rivelate più utili e interessanti per quella determinata domanda.
Infine, avrai sicuramente notato la presenza della sezione “Related Questions”: come puoi intuire dal nome, qui potrai trovare una serie di domande strettamente connesse per argomento e parole chiave alla domanda che stai leggendo.
Analizza queste domande per trovare varianti long tail e sinonimi delle tue parole chiave.
Automatizzare i processi nella SEO è fondamentale al fine di ridurre il tempo di risposta necessario per produrre risultati per i propri clienti.
Di seguito ti mostrerò come automatizzare la ricerca keywords in 3 soli passaggi partendo dallo studio dei competitor.
Ti ricordo che la ricerca delle parole chiave è la parte più importante di una strategia SEO e forse la più sottovalutata dai neofiti e per tale motivo tratto l’argomento in modo approfondito durante il corso SEO base.
In questo esempio di automazione della ricerca keywords ho utilizzato “Screaming Frog SEO Spider”, un tool gratuito fino a 500 URL di crawling.
Screaming Frog è uno strumento utilizzato principalmente per controllare gli errori 404 e del web server, ma che può essere utilizzato anche per molte altre cose tra cui la scansione dei tag title dei siti web dei vostri competitor che è proprio quello che ci occorre in questo caso.
Attraverso i tag title dei propri competitor possiamo conoscere le principali keywords su cui stanno lavorando, in quanto i tag title generalmente contengono le parole chiave principali per cui si vuole essere posizionati.
Inseriamo l’URL del competitor nella casella di input “Enter url to spider” e cominciamo la scansione cliccando su start.
Una volta terminata la scansione del sito del vostro competitor bisogna cliccare sulla tab “Page Titles” e procedere con l’esportazione del report in formato excel.
Il report generato deve essere ordinato attraverso lo strumento “testo in colonne” per renderlo leggibile e infine bisogna applicare i filtri per ordinare i dati all’interno di esso.
Al fine di raffinare i dati è importante eliminare le parti inutili al nostro scopo, come il brand del competitor e i caratteri superflui all’interno dei tag title.
Ora che avete i dati del vostro report bene ordinati, bisogna copiare e incollare l’intera colonna meta title nel Keywords Planner di Google Ads dopo aver scelto come opzione di ricerca “Trova nuove parole chiave”.
Ricordatevi poi di filtrate i risultati con l’opzione “Mostra idee strettamente collegate” in modo che lo strumento limiti il suggerimento di ulteriori parole chiave affini e correlate.
Infine bisogna configurare il giusto targeting e personalizzare la ricerca con i “filtri per le parole chiave” che lo strumento ci mette a disposizione rimuovendo le keywords con un basso volume di ricerca mensile.
In questo modo abbiamo ottenuto dati certi sul volume di ricerca mensile e altri dati importanti come la concorrenza e l’offerta consigliata delle keywords su cui sta investendo il nostro competitor.
Avete appena visto come in 3 semplici passaggi è possibile automatizzare la ricerca keywords trovando e analizzando centinaia di parole chiave pertinenti alla propria nicchia attraverso lo studio dei competitor.
Questo è solo uno dei metodi che approfondisco nel corso SEO avanzato dove insegno procedure ancora più efficaci per velocizzare la ricerca e ottenere maggiori risultati.
Ora che conosci diverse tecniche e strumenti che puoi utilizzare durante la ricerca keywords, non ti rimane che metterle in pratica per il tuo sito.
Ricorda che trovare le parole chiave incide su tutto lo svolgimento della strategia SEO e quindi è una fase importantissima che bisogna necessariamente progettare in fase di intelligence.
Se hai bisogno di un supporto professionale ti consiglio di vedere il servizio professionale di analisi parole chiave.
Per ulteriori informazioni sull’argomento, invece, non esitare ad utilizzare i commenti.
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Ciao, ho trovato l’articolo molto interessante. Ho deciso di linkarti nel mio articolo perché credo che possa aiutare le persone che hanno difficoltà nella ricerca delle parole chiavi pertinenti.
Ti lascio qui il mio articolo sull’Ottimizzazione SEO on page, magari dacci un’occhiata.
Grazie per la citazione, Francesco.
Molto utile questa funzione,
non la conoscevo, grazie mille! ^_^
Tutti gli strumenti se utilizzati in modo creativo possono dare risultati sorprendenti. Mi fa piacere di esserti stato utile.
Ciao Valentino, articolo molto interessante, come sempre. Che ne pensi di analizzare le keywords strategiche dei competitors utilizzando SEM Rush o Search Metrics? Non ci azzeccano sempre ma in molti casi (soprattutto per siti USA) riescono a riportare la maggior parte delle keywords utilizzate ed il loro posizionamento. Se ne conosci di migliori sono tutto orecchi!
Ciao Matteo,
ritengo che entrambi gli strumenti citati diano delle ottime metriche soprattutto se si compete su Google.com. Per Google.it forse hanno troppi pochi dati al momento e quindi sono utilizzabili non in tutte le nicchie.