Guida SEO per Shopify una delle soluzioni e-commerce più famose al mondo, la cui piattaforma è ricca di funzionalità, viene fornita con accattivanti template già pronti e offre ai propri utenti un modo semplice per vendere prodotti online, sia materiali che digitali.
Tuttavia, una cosa è usare Shopify per creare un sito gradevole e ben strutturato, un’altra è ottimizzarlo per motori di ricerca. Scopriamo le funzionalità SEO della piattaforma e alcuni suggerimenti per aumentare la visibilità su Google.
Indice della Guida SEO Shopify:
Il miglior modo per aumentare il traffico organico del tuo e-commerce Shopify è assicurarsi di aver stabilito le categorie, le sottocategorie e le altre pagine del sito in base alle effettive ricerche che gli utenti fanno in merito alla tipologia di prodotti che vendi.
A tal fine dovrai svolgere una vera e propria analisi del tuo settore, tramite:
In merito al primo punto, occorre svolgere un’analisi delle parole chiave professionale necessaria per individuare con accuratezza gli argomenti che le persone realmente cercano in merito ai prodotti che vendi.
Inoltre, ti darà la misura di quanto sia più o meno difficile ottenere un buon posizionamento per determinate keywords. L’analisi delle parole chiave prevede i seguenti step:
Nel fare ciò, dovrai eseguire l’analisi con l’obiettivo di ottenere tre informazioni chiave:
Solo quando hai queste tre informazioni puoi selezionare le keywords per il tuo progetto e determinare il tipo di contenuto che dovrai creare per intercettare i tuoi potenziali clienti e ottimizzare le pagine del tuo e-commerce.
Scegliere le giuste parole chiave per ottimizzare il proprio e-commerce è una vera e propria scienza che non può essere improvvisata, poiché necessita di una attenta analisi e di una ancora più scrupolosa progettazione per dare buoni frutti.
L’obiettivo, infatti, non è la semplice individuazione delle parole da inserire nei propri testi (come erroneamente viene spiegato in alcuni corsi SEO), bensì è un modo per comprendere quali informazioni e argomenti interessano alla nostra nicchia di mercato e quindi ai nostri potenziali clienti.
Terminata la selezione delle parole chiave, dovrai individuare i tuoi competitor online e analizzare:
Il fine è determinare il piano di azione (praticamente la strategia SEO per Shopify) per allinearsi ai top competitor e ottenere i risultati in termini di posizionamenti e traffico.
Nota bene: se salti l’analisi di mercato molto probabilmente nell’arco di un paio di anni chiuderai il tuo e-commerce Shopify.
Per monitorare lo stato di salute SEO del tuo e-commerce Shopify, è importante che sia registrato su Google Search Console e Bing Webmaster Tools.
In questo modo i crawler di Google e Bing verranno a conoscenza del tuo sito e procederanno prima alla sua scansione e poi alla sua indicizzazione.
Ricorda di registrare entrambe le versioni del tuo dominio con e senza www (ad esempio: https://www.tuoecommerceshopify.it e https://tuoecommerceshopify.it). Lo stesso vale per le due versioni relative alla sicurezza (con e senza https://).
Inoltre, dopo aver registrato il tuo e-commerce su Google Search Console e Bing Webmaster Tools, dovrai inviare la sitemap xml ad entrambi i servizi per aumentare le probabilità che il tuo sito sia indicizzato correttamente.
In tal senso, il CMS Shopify genera automaticamente la sitemap xml la cui URL sarà simile a questa:
Dovrai semplicemente inserire questo link nella sezione “Sitemap” di entrambi i pannelli di monitoraggio.
Infine, ricorda di monitorare regolarmente entrambi i tools, in modo che se si dovessero riscontrare problemi potrai intervenire celermente per risolverli.
Una volta selezionate le parole chiave per cui vale la pena competere dal punto di vista SEO e decisa l’architettura informativa del sito (categorie e sottocategorie), dovrai procedere con l’ottimizzazione on-page del tuo e-commerce Shopify.
In tal senso, uno degli elementi più significativi di una pagina web è il tag title, poiché i motori di ricerca lo utilizzano per comprendere l’argomento della pagina, ma anche perché è l’elemento visivamente più grande che viene mostrato in SERP.
Assicurati quindi di ottimizzare il tag title delle tue pagine inserendo parole chiave e termini rilevanti che hai individuato durante la ricerca keywords.
In Shopify ci sono due diverse procedure per modificare il tag title:
Per modificare il tag title della Home page, devi fare clic su Sales Channels > Online Store > Preferences, quindi digitare nella relativa casella il contenuto del tag title.
Per quanto riguarda la modifica del tag title delle altre pagine, su Shopify è più o meno lo stesso, indipendentemente dal fatto che sia una pagina, un prodotto o un post.
Individua la tua pagina nella dashboard di Shopify, dopodiché scorri verso il basso e fai clic sul link “Search engine listing preview“.
Potrai modificare il tag title della pagina, insieme alla meta description e all’URL (come mostrato nell’immagine che segue).
La meta description fornisce una breve descrizione della pagina e di solito compare negli snippet dei risultati dei motori di ricerca.
Sebbene Google affermi che non siano un fattore di posizionamento, una meta description ben scritta può incoraggiare i clic da parte degli utenti, aumentando così il CTR di una pagina (percentuale di clic).
Il CTR è un importante fattore di posizionamento, quindi ottimizzare le meta description è fondamentale per la buona riuscita della campagna SEO. A tal fine, dovrebbero presentare le seguenti caratteristiche:
Per maggiori informazioni in merito, puoi approfondire leggendo “Meta Tags Google: Tag Title e Meta Description per la SEO“.
Come per i tag title, dovrai procedere diversamente a seconda che si tratti di modificare la meta description della Home page piuttosto che quella delle altre pagine.
Per aggiungere o modificare la meta description della Home page, devi fare clic su Sales Channels > Online Store > Preferences e utilizzare la casella a destra.
Per aggiungere o modificare la meta description per le altre pagine, è sufficiente individuare la pagina, il post o il prodotto, e fare clic su “Search engine listing preview“.
Ignorare i tag di intestazione è un errore comune per chi gestisce un e-commerce su Shopify.
Il procedimento corretto per evidenziare le distinzioni non è fare uso di grassetto o maiuscolo, bensì applicare al testo i tag di intestazione (H1, H2, H3, ecc.) proprio come farebbe chiunque conosca un minimo di HTML.
Il mancato utilizzo dei tag di intestazione causa più di un problema, di cui i principali sono:
Assicurati quindi di utilizzare correttamente i tag di intestazione nel testo prima di pubblicare i tuoi contenuti su Shopify.
Del resto aggiungere titoli e sottotitoli su Shopify è molto semplice: quando modifichi la pagina, evidenzia la parte di testo interessata e scegli il tag di intestazione più adatto dal menu di formattazione a discesa.
Fra tutti i tag di intestazione, il tag H1 è quello più importante, perché i motori di ricerca lo utilizzano come elemento principale per comprendere l’argomento della pagina (insieme al tag title).
Ecco perché dovrebbe sempre includere la parola chiave focus e altri termini rilevanti per cui vogliamo essere visibili su Google.
Ottimizzare le immagini è fondamentale, perché gli algoritmi dei motori di ricerca non si limitano ad indicizzare solo il testo, ma anche le immagini pubblicate sulle pagine.
In pratica analizzano due particolari elementi delle immagini:
Assicurati che entrambi siano ottimizzati dal punto di vista SEO.
In merito all’attributo alt, le ragioni principali per cui dovresti aggiungere un testo alternativo (alt text) alle tue immagini sono:
La pratica migliore è quella di individuare un testo alternativo adatto sia per gli screen reader che per i motori di ricerca e che contenga la parola chiave focus.
La modifica l’attributo alt in Shopify è molto semplice: per le immagini pubblicate sulle pagine o sui post, è sufficiente individuare l’immagine relativa e fare doppio clic su di essa per visualizzare una casella che consente di modificare i vari parametri dell’immagine, tra cui il testo alternativo.
Per le immagini dei prodotti, invece, è sufficiente individuare l’immagine e fare clic su “Edit alt text“. Verrà visualizzata una finestra nella quale potrai modificare il testo alternativo.
La modifica del nome dei file immagine in Shopify, invece, non è particolarmente agevole ed è preferibile rinominare le immagini prima di caricare i file sulla piattaforma. In sintesi il nome del file dovrebbe essere breve e contenere la parola chiave target.
Ad esempio, se nel tuo negozio Shopify vendi “tv Samsung”, dovrai assicurarti che l’immagine caricata per il televisore “Samsung Qled 8K Serie Q900R” abbia come nome file “samsung-qled-8k-q900r.jpg” e non qualcosa di indecifrabile come “img_36862386.jpg“.
Se non riesci modificare il nome di un file già caricato su Shopify, dovrai eliminarlo e caricare un nuovo file che abbia un nome rappresentativo.
Infine, se nel tuo e-commerce ci sono molti prodotti, questo potrebbe significare un lavoro enorme e un buon compromesso può essere di modificare solo i nomi delle immagini dei prodotti che sono decisivi per la tua attività e per i quali ritieni sia più importante la visibilità nei motori di ricerca.
L’utilizzo di URL SEO friendly è da sempre incoraggiato da Google. Mantieni gli URL semplici, brevi e descrittivi e assicurati che l’utente sia in grado di comprendere l’argomento della pagina anche solo tramite la lettura dell’URL.
Ad esempio, se hai in vendita “camicie da uomo”, l’URL dovrebbe essere la seguente:
anziché:
La buona notizia è che Shopify abbrevia automaticamente gli URL troppo lunghi. Mentre la cattiva è che la piattaforma aggiunge prefissi negli URL delle pagine e dei prodotti, ovvero:
In linea teorica questo non è l’ideale dal punto di vista SEO, ma non compromette il posizionamento sui motori di ricerca, poiché ci sono molti altri fattori che hanno la priorità.
Tuttavia, ricorda che dopo i prefissi suddetti il resto dell’URL dovrebbe essere il più semplice possibile e includere la focus keyword sia per aiutare sia i motori di ricerca che i visitatori a capire più facilmente l’argomento delle pagine.
Per modificare gli URL in Shopify, vai sulla pagina, prodotto o post che desideri modificare, scorri verso il basso fino in fondo e fai clic su “Search engine listing preview“, dopodiché apporta le modifiche nel campo “URL and handle” (vedi immagine sotto).
Una volta modificato l’URL, assicurati di spuntare l’opzione “Create a URL redirect for” che consentirà di comunicare a Google che hai modificato l’URL.
Nota bene: la modifica degli URL delle pagine che non sono posizionate su Google può essere anche una buona idea, mentre cambiare l’URL di una pagina ben posizionata è un’operazione delicata e che ti sconsiglio. Quindi l’ideale è stabilire la corretta struttura dell’URL nel momento in cui si crea la pagina o il prodotto su Shopify, per evitare eventuali problematiche.
I dati strutturati di Schema.org possono essere aggiunti al contenuto di una pagina per aiutare sia i navigatori che i motori di ricerca a comprendere meglio l’argomento della pagina.
Inoltre incidono sulla generazione dei rich snippet, i quali mostrano in SERP suggerimenti visivi sul contenuto di una pagina, come ad esempio le stelline di valutazione, i prezzi e così via.
Il loro utilizzo rende gli snippet visivamente più ricchi e piacevoli, favorendo così il CTR tra i risultati di ricerca. Esistono due modi per aggiungere i dati strutturati ad un e-commerce Shopify:
Consiglio sempre di investire nell’aggiunta dei dati strutturati, perché possono favorire la generazione di rich snippet ed aumentare la percentuale di clic (CTR) nei risultati di ricerca.
Molti utenti di Shopify si concentrano solo sul proprio catalogo prodotti (le immagini, le descrizioni, ecc.), dimenticando un aspetto estremamente importante in ottica SEO: creare articoli informativi di qualità sul proprio blog.
Gli e-commerce che presentano articoli approfonditi e informativi relativi ai prodotti che vendono, tendono a posizionarsi molto bene su Google e a ricevere molti link esterni (backlink).
Questo aspetto è molto importante perché mentre gli articoli informativi ci rendono competenti agli occhi di Google, i backlink aumentano la popolarità e l’autorità del nostro e-commerce e di conseguenza avremo più visibilità nelle SERP.
Per maggiori informazioni sull’argomento puoi leggere: “Che cos’è la SEO Off Page” e “Come fare Link Building: strategie e tecniche SEO Off Site“.
Nei risultati di ricerca, Google dà precedenza ai siti sicuri in protocollo https:// (ovvero quelli che utilizzano un certificato SSL) rispetto a quelli non sicuri in http://.
Inoltre molti browser, quando si naviga su un sito non sicuro, mostrano un messaggio per mettere in guardia il visitatore, che tende così a perdere la fiducia verso quel sito.
È dunque consigliabile assicurarsi che il tuo e-commerce sia sicuro e pertanto dovrai installare un certificato SSL. Fortunatamente Shopify fornisce i certificati SSL come parte integrante del piano di abbonamento e puoi attivarli andando sulla dashboard e quindi su: Sales Channels > Online Store > Domains.
Tuttavia, prima di attivare il certificato SSL sul tuo e-commerce Shopify, dovresti considerare se il tuo sito è nuovo oppure stai migrando il tuo sito da un’altra piattaforma.
Nel primo caso, quando stai sviluppando su Shopify un nuovo sito (ovvero non stai migrando un sito già esistente), puoi procedere tranquillamente all’attivazione del certificato SSL come indicato.
Se, invece, vuoi installare il certificato SSL su un sito Shopify esistente oppure vuoi migrare un sito in http:// attualmente pubblicato su un’altro CMS, ci sono ulteriori accorgimenti tecnici da intraprendere, per assicurarti di non danneggiare il tuo posizionamento su Google.
Infatti, dovrai verificare che ogni vecchio URL in protocollo http:// reindirizzi permanentemente al suo equivalente in https://.
In tal senso, quando attivi il certificato SSL in Shopify, la piattaforma crea automaticamente i redirect 301 permanenti da tutti gli URL in http verso quelli in https.
Ciononostante, prima di eseguire la migrazione, è preferibile studiare le linee guida di Google su come passare a SSL e preferibilmente richiedere supporto ad un consulente SEO.
Per quanto riguarda l’ottimizzazione delle web performance, le opzioni che offre Shopify sono piuttosto limitate e gli strumenti che offre, pur essendo ottimi, non permettono una configurazione avanzata di questo aspetto.
D’altronde, se hai scelto Shopify probabilmente è perché non volevi gestire un server dedicato, quindi appoggiarsi ai loro server e ai loro template già pronti rappresenta un valido compromesso.
Tuttavia ci sono alcuni accorgimenti che consentono migliorare le web performance di Shopify, vediamoli nel dettaglio:
Ricorda che, in generale, i siti che erogano le pagine velocemente tendono a posizionarsi meglio rispetto a siti più lenti.
In questa guida al posizionamento sui motori di ricerca di Shopify, abbiamo visto le attività da svolgere per ottimizzare il tuo e-commerce e aumentare le probabilità di ottenere buoni posizionamenti.
Anche se alcune delle attività proposte sono valide per l’ottimizzazione SEO di qualsiasi sito e-commerce, qui ho voluto fornire indicazioni specifiche per supportare chi utilizza Shopify.
Arrivati a questo punto, un modo amatoriale per verificare di aver effettuato i passaggi più importanti è quello di utilizzare le Shopify SEO App: ce ne sono diverse nell’App Store che controllano la qualità della SEO on-page e forniscono l’elenco dei passaggi che ti rimangono da fare per migliorare l’ottimizzazione.
Tuttavia, se vuoi creare un business online serio e aumentare il volume di affari, devi investire in servizi SEO professionali e in una consulenza SEO su misura per il tuo e-commerce.
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